Tessile-moda: decisa frenata nel primo semestre 2024

L’analisi di Sistema Moda Italia e le previsioni negative per il 64% degli imprenditori

Si è accentuato nell’anno in corso il rallentamento iniziato nella seconda metà del 2023: il 75 per cento delle aziende ha registrato una flessione del fatturato rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. In particolare, una quota significativa di imprese ha riportato contrazioni superiori al 20 per cento: lo dice l’indagine condotta dall’Ufficio Studi Economici e Statistici di Sistema Moda Italia sulle imprese del Tessile-Abbigliamento. A emergere è un quadro critico dell’andamento del settore: il sentire degli imprenditori per il terzo trimestre 2024 non è positivo, con il 33 per cento che prevede un ulteriore peggioramento delle condizioni di mercato. La stima di Smi è che i primi nove mesi dell’anno si chiuderanno con una flessione del fatturato complessivo del settore intorno al 6,2 per cento.

Le aspettative degli imprenditori per l’intero 2024 rimangono poco ottimistiche. Il 64 per cento prevede una chiusura d’anno sotto i livelli del 2023, mentre solo l’11 per cento si aspetta un miglioramento. La maggior parte degli operatori ritiene che una ripresa del settore non avverrà prima dell’inizio del 2025.

I numeri evidenziano una forte contrazione della domanda accompagnata da un clima di incertezza tra gli imprenditori. Saranno necessarie misure urgenti per sostenere le imprese e favorire una ripresa del settore. Come dice Sergio Tamborini presidente di Smi: «Occorre dare un nuovo impulso all’intera filiera produttiva attraverso misure ad hoc, rafforzando i rapporti strategici con l’Europa e i mercati di riferimento. La centralità del Sistema Moda e il suo essere emblema del made in Italy rendono urgente l’adozione di un piano strategico a tutela del capitale creativo, di quello umano e delle capacità tecnologiche industriali».

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