PAROLE - Il prezzo da pagare per il parcheggio

Della questione ci siamo occupati a più riprese anche noi, perché da martedì il parcheggio dell’ospedale sarà a pagamento. Non siamo certo un caso isolato in Piemonte e nel nord Italia dove la maggior parte delle strutture ospedaliere ha i posti auto a prezzi anche più alti dell’euro al giorno previsto al nuovo Degli Infermi, evitabile solo con una sosta di mezz’ora. Cosa quest’ultima, per restare nel campo di ciò che è possibile, francamente difficile, almeno per una visita o un esame.

Che si paghi, comunque, non può e non deve stupire più di tanto. Da noi lo si faceva anche nei pressi del vecchio monoblocco, dove un parcheggio costava più caro, era più scomodo e più difficile. E per il quale bisognava pure avere una discreta fortuna per evitare di stare a troppa distanza soprattutto per chi magari in quella struttura ci andava con le stampelle o con qualche problema per cui camminare, e pure a bordo strada, non era esattamente la situazione migliore.

Che poi per l’attuale parcheggione si potessero magari trovare forme che salvaguardassero di più le tasche di chi già all’ospedale non ci va certo per piacere è altrettanto vero, anche se non d’obbligo e scontato.

A una cosa però forse si poteva pensare meglio e prima del via di strisce blu e parchimetri. I portatori di handicap avrebbero meritato una sensibilità diversa che va al di là del reale peso economico dell’euro. Sarebbe stato il segno di una società capace di dare diritti prima di reclamarne altri. Consentire un posteggio dedicato ad un portatore di handicap e poi farglielo pagare alla stregua degli altri ha un po’ il sapore di una cosa lasciata a metà. Con l’idea che in Italia sia sempre tutto un po’ più difficile e svantaggioso. Salvo che proprio perché siamo Italia, la scelta, legittima, di mantenere a pagamento anche i posti auto per i portatori di handicap sia invece un deterrente, con il preciso obiettivo di evitare che quei posti vengano occupati da chi non ne ha diritto.

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