Nei boschi della Serra nuovi sequestri di cocaina ed eroina
Arrestato un 21enne. Il valore dello stupefacente trovato supera i 20 mila euro
I boschi del Biellese, in particolare quelli della Serra, trasformati in piazza dello spaccio per i tossicodipendenti biellesi ma non solo. Tra i clienti che si rifornivano di droga tra Sala Biellese, Donato, Mongrando e Zubiena, anche gente proveniente da fuori provincia, dal vicino Canavese ma anche da altre aree. Già nell’autunno scorso i carabinieri avevano smantellato lo spaccio in quei boschi con arresti e sequestri. Gli spacciatori però sono subito tornati poco dopo riorganizzando la propria rete. Ai militari del Norm di Biella questa riorganizzazione non è passata inosservata e nei giorni scorsi sono stati effettuati alcuni interventi che hanno portato al sequestro di un ingente quantitativo di stupefacente.
Sequestro di 50 grammi di cocaina e un etto di eroina
Il primo sequestro risale al 3 aprile. In un’area boschiva, a Sala Biellese, i militari rinvenivano due sacchetti in cellophane, contenenti rispettivamente circa un etto di eroina e 50 grammi di cocaina (oltre 20 mila euro il valore dello stupefacente), nonché due bilancini di precisione e vario materiale utilizzato dai pusher per il confezionamento dello dosi, tre telefoni cellulari, la somma in denaro contante di 155 euro e un machete con lama lunga 36 centimetri. Tutto questo materiale veniva abbandonato da tre individui, all’apparenza nordafricani, che riuscivano a far perdere le proprie tracce tra la boscaglia , addentrandosi nella boscaglia.
L’arresto di un 21enne entrato illegalmente in Italia
Sempre nell’ambito delle indagini per la repressione dello spaccio, martedì scorso i carabinieri arrestavano un extracomunitario, 21 anni, senza fissa dimora, irregolare nel territorio dello Stato. Al giovane i militari hanno contestato i reati di “produzione, traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti o psicotrope”, “porto di armi od oggetti atti ad offendere”, “ingresso e soggiorno illegale nel territorio dello stato” e “resistenza a pubblico ufficiale”. Il 21enne, un nordafricano, non era riuscito a scappare ai carabinieri intervenuti nella stessa giornata per un nuovo sopralluogo nei boschi tra Sala Biellese e Zubiena. Altri due conterranei riuscivano invece a dileguarsi. Durante la successiva perquisizione venivano rinvenuti un bilancino di precisione, vario materiale per il confezionamento dello stupefacente, un telefono cellulare ed un coltello con una lama lunga 11 centimetri.
Rimesso in libertà con divieto di dimora
Comparso davanti al Gip del Tribunale di Biella, convalidato l’arresto, il giovane è stato rimesso in libertà con il divieto di dimora in questa Provincia.
Disperati, vittime della criminalità organizzata
L’attenzione dei carabinieri riguardo all’attività di spaccio nei boschi biellesi è massima. I pusher spesso sono extracomunitari, illegali in Italia, come il 21enne arrestato. Sono dei disperati che diventano facilmente vittima della criminalità organizzata che opera su piazze più importanti come Milano o Torino. Sono l’ultimo anello della catena di spaccio, quello sacrificabile, perché di altri disperati che per pochi euro si offrono di prenderne il posto ce ne sono sempre e facilmente assoldabili. Il sospetto è che vengano portati nei boschi biellesi e lasciati a spacciare per due o tre giorni, fino a che non terminano le scorte, in ripari improvvisati come vecchie tende. Il tutto per guadagni irrisori. Il grosso finisce invece ai vertici dell’organizzazione.
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