
Le aziende comunicano / Biella
Sabato 26 Luglio 2025
Anagrafe imprese: nel II trimestre crescita contenuta ma positiva anche a Biella
Nel secondo trimestre del 2025 il tessuto imprenditoriale piemontese segna un deciso, seppur contenuto, miglioramento rispetto agli ultimi anni. I dati raccolti da Unioncamere Piemonte evidenziano un saldo positivo tra nuove iscrizioni e cessazioni, che porta la base delle imprese regionali a 419.635 unità, con un incremento netto di 1.885 realtà imprenditoriali rispetto al trimestre precedente. Tra aprile e giugno, in Piemonte sono nate 5.667 nuove imprese, 168 in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, mentre le cessazioni operative (escluse le cancellazioni d’ufficio) si sono fermate a 3.782, quindi 181 in meno rispetto al 2024. Il risultato è dunque un tasso di crescita della base imprenditoriale dello 0,45 er cento, in leggero miglioramento rispetto al +0,37 per cento del II trimestre 2024.
A trainare questo giovane fermento sono soprattutto le società di capitale, cresciute dell’1,01 per cento, mentre sono pochi i segnali positivi da parte delle piccole e microimprese, che rappresentano la struttura portante dell’economia piemontese ma che faticano a rigenerarsi.
Sul fronte settoriale, un ruolo chiave è svolto dai comparti dei servizi, del turismo e delle costruzioni, con tassi di crescita rispettivamente dello 0,75, 0,69 e 0,64 per cento. Il commercio, pur secondo per numero di imprese, cresce solo dello 0,22 per cento, mentre l’industria tradizionale segna un incremento più debole (+0,12). In lievissima flessione è ancora il comparto agricolo (-0,07), un settore comunque rilevante con l’11 per cento delle imprese.
Anche sul piano territoriale si conferma una crescita debole ma diffusa in tutto il Piemonte. La provincia di Torino, più che metà dell’imprenditoria regionale, è quella che mostra la crescita più alta (+0,51), seguita da Novara (+0,50). Biella, pur con un peso inferiore (3,8 per cento del totale imprese regionali), registra comunque un aumento dello 0,33 per cento, un segnale incoraggiante per l’economia locale. Anche le altre province piemontesi, come Cuneo, Alessandria, Asti, Vercelli e Verbano-Cusio-Ossola, si mantengono su variazioni positive, seppur modeste. Il presidente di Unioncamere Piemonte, Gian Paolo Coscia, sottolinea la necessità di sostenere le piccole imprese, il vero motore dell’economia regionale, con politiche più efficaci di accompagnamento e supporto.
n
© RIPRODUZIONE RISERVATA