Bruschi: «Sono stanca di una Biella che vivacchia»
Conferenza stampa di Pd, +Europa, Alleanza Verdi e Sinistra per lanciare la candidata pronta a far soffiare un «vento gentile»
Il fine settimana scorso l’annuncio,lunedì la presentazione. Mancava solo l’ufficialità alla candidatura a sindaco di Biella di Marta Bruschi, che è arrivata, con un vernissage unitario della coalizione di centrosinistra “La Città di Domani” (Pd, +Europa, Alleanza Verdi e Sinistra), per farla correre da oggi per una poltrona a Palazzo Oropa.
E se chi la sostiene ha spiegato percorsi e linee che hanno portato al suo nome «trasversale, convinto, unitario», a lei è toccato spiegare il perché della candidatura: «Sono stanca di una Biella che vivacchia. Nel migliore dei casi è ferma immobile, ma fa pure passi indietro. Questa giunta non ha aperto un cantiere nuovo, ma neppure portato avanti i progetti della precedente amministrazione» ha detto con decisione la 35enne, attuale consigliere comunale, che apre un capitolo nuovo sul fronte del centrosinistra cittadino. «Non mi stupisce l’immobilismo» ha proseguito senza giri di parole davanti ai giornalisti e a un discreto numero di sostenitori accorsi al bar Mariposa di via Piave «perché abbiamo un sindaco che paghiamo caro, ogni anno un po’ di più, che pensa di essere un dipendente dell’ufficio anagrafe».
Ha le idee chiare la Bruschi, che in una ventina di minuti ha raccolto le lodi degli alleati: «Penso che l’amministrazione comunale e il sindaco abbiano altri ruoli rispetto all’interpretazione della destra in questa legislatura. Abbiamo il compito di fare programmazione o coprogrammazione. Questa giunta ha litigato con tutta la società; per questo la prima cosa da fare è riallacciare i fili, fare una coprogrammazione e finalmente aprire ai quartieri. È un progetto partito con Cavicchioli sindaco che Corradino ha affossato».
Qualche ricetta la giovane bancaria, che si è detta disponibile a ricoprire l’incarico di primo cittadino a tempo pieno e ha rimandato al mittente l’idea di poter essere radicata su posizioni troppo a sinistra, ce l’ha: «Penso che riprogrammare gli spazi, la città e i servizi facendoli a misura d’anziano voglia dire poterli fare anche a misura di bambino. Mi immagino una città più a spazio d’uomo con meno posto per le auto e più per i pedoni».
Ha spaziato già da un tema all’altro l’attuale consigliere che da Corrado Cossu (Alleanza Verdi e Sinistra) si è presa la definizione «di vento gentile pronto a soffiare sulla città», dal segretario Dem Rinaldo Chiola l’attestato di «candidato perfetto, trasversale e donna», da Lorenzo Zanotti di +Europa il riconoscimento della «capacità e della competenza di una donna che studia molto» e da Sergio Leone una lusinghiera introduzione.
Un segreto pare già averlo: «Programmare per attrarre. Il punto è dare vita. Bisogna ripartire dalla base, dai tavoli». C’è un asse, poi, che la Bruschi in questo sventaglio di programma elettorale ha buttato lì nel giorno dell’investitura: «Se devo indicare un punto da cui partire per dare vita al piano regolatore indico l’asse del Cervo. È un luogo che ci può permettere di ritrovare l’orgoglio di essere biellesi. È un luogo che mette insieme tutti gli elementi caratteristici di Biella città».
Le opportunità, infine, le cerca fin d’ora: «La nostra città se valorizzata e non deturpata con l’ennesimo centro commerciale può essere riscatto. I collegamenti? Per riuscire ad ottenerli serve un cambio di prospettiva. Non dobbiamo avere un atteggiamento implorante, serve convincere che collegare Biella al resto di Piemonte, Lombardia e Italia è un vantaggio per tutti. Perché a Biella c’è valore». La stessa cosa che proverà a spiegare lei agli elettori per convincerli a darle il voto perché lei vuole «vincere».
Intanto la campagna elettorale scalpita e giovedì Alleanza Verdi e Sinistra organizza al salone della Fondazione “Biella Domani” di via Trieste angolo via Piave a Biella una tavola rotonda, introdotta da Corrado Cossu, con Marta Bruschi, il consigliere provinciale Luisa Nasso e Peppe De Cristofaro, capogruppo al Senato per l’Alleanza Verdi e Sinistra.
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