«Dobbiamo cercare di migliorare la vita dei nostri cittadini secondo un metodo di condivisione, moderazione ed equilibrio, onorare il Piemonte con il nostro impegno e la nostra condotta, continuare a parlare con le persone perché il nostro non deve essere un ruolo di privilegio ma di servizio»: il presidente della Regione Alberto Cirio ha concluso così l’illustrazione del programma della Giunta effettuata durante l’insediamento della XII Legislatura del Consiglio regionale svoltasi nei locali del Binario 3 delle Officine Grandi Riparazioni di Torino. «In questi spazi aggiustavano i treni, poi i giovani hanno trovato aggregazione, piccole imprese ospitalità, durante il Covid c’era l’ospedale da campo allestito dall’Aeronautica militare», ha ricordato il presidente.
Cirio ha iniziato il suo intervento esprimendo nuovamente solidarietà al giornalista Andrea Joly («la sua aggressione un fatto gravissimo che tutte le istituzioni e la Regione hanno voluto condannare, perché nessuna forma di violenza può intimidire la libertà di espressione e documentazione, e la Regione sarà sempre dalla parte dei giornalisti») e poi ha dichiarato che «è il momento della gratitudine, di dire grazie ai piemontesi perché una conferma è ancora di più di una vittoria ottenuta la prima volta e ci affida ancora maggiore responsabilità per quello che i cittadini si aspettano da noi. Dovremo cercare il più possibile equilibrio e condivisione, che non vuol dire compromesso, e tornare a programmare con maggiore lungimiranza».
Il primo aspetto da affrontare sarà l’aggiornamento del Piano sulla qualità dell’aria, che il Consiglio dovrà approvare entro settembre.
Un tema prioritario sarà ovviamente la sanità: «Crediamo in quella pubblica, e quella privata deve essere complementare e mai sostitutiva - ha affermato il presidente - Abbiamo di fronte sfide importanti, la prima è quella delle assunzioni, e dobbiamo mettere a frutto le risorse che siamo riusciti ad ottenere dall’Europa per restituire ai cittadini il diritto alla salute. Verrà rinnovato il sistema di prenotazioni, daremo attuazione all’ambizioso piano di edilizia sanitaria per realizzare i nuovi ospedali che abbiamo localizzato assumendoci le nostre responsabilità per scelte che hanno fatto discutere e che sono state basate su valutazioni tecniche dopo aver ottenuto i fondi necessari. in materia di aborto continueremo a difendere la libertà di scelta e l’autodeterminazione della donna, io ne sarò il garante».
Di pari passo con la sanità camminerà il sociale. «Continueremo con Scelta sociale, dopo che 90 milioni di fondi europei sono stati dirottati sulle famiglie che avevano bisogno di assistere i propri parenti. Non dimenticheremo l’assistenza, che va riscritta. Proseguiremo ad applicare la nuova legge sull’edilizia popolare, che consente di fare interventi mai realizzati da decenni».
Il presidente Cirio ha poi toccato numerosi altri argomenti: attenzione verso i tavoli di crisi aziendale aperti; garantire dignità a chi lavora nelle campagne sulla base del modello applicato a Saluzzo; sperimentare l’anticipo della liquidità per il settore della cultura; proseguire le politiche per favorire il turismo; dare continuità alla presenza delle Atp Finals di tennis; rilanciare il riconoscimento dell’Eccellenza Artigiana; proseguire l’insediamento di nuove industrie come avvenuto recentemente per Silicon Box a Novara, dove si produrranno quei microchips che sono la benzina dell’intelligenza artificiale; rivolgere sempre grande attenzione allo stabailimento Stellantis di Mirafiori, oggi è una realtà nella quale sono nserite diverse strutture e dove l’obiettivo è arrivare alle 200.000 vetture annue con il secondo veicolo che verrà prodotto dal 2026; sperimentale partendo da Torino per agevolazioni per gli studenti che utilizzano i mezzi pubblici.
E ancora: integrare la cassa integrazione quando viene superato un certo periodo, perché non si può vivere per troppo tempo con 700 euro al mese; applicare l’Autonomia secondo lo strumento corretto individuato dal Governo e partendo dalle prime materie richieste, già individuate dalla Giunta Chiamparino; mantenere l’attenzione sulle infrastrutture che, legate alla logistica, permetteranno al Piemonte di diventare il cuore dell’Europa; predisporre una nuova legge sul commercio che rinnovi quella del 1999 quando l’online non esisteva ancora e una nuova normativa sull’urbanistica.
Prima dell’intervento di Cirio Davide Nicco è stato nominato all’unanimità nuovo presidente del Consiglio regionale del Piemonte e sono stati eletti gli altri componenti dell’Ufficio di presidenza: i vicepresidenti Franco Graglia e Domenico Ravetti e i consiglieri segretari Fabio Carosso, Mario Salvatore Castello e Valentina Cera.
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