Il Tar dice no alla candidatura di Leardi e Forza Italia

Respinto il ricorso dell’aspirante consigliere regionale: ora l’ultima possibilità dal Consiglio di Stato

È stato respinto il ricorso di Lorenzo Leardi e di Forza Italia per la riammissione della candidatura alle elezioni regionali nella circoscrizione di Biella. La sentenza del Tar piemontese non è ancora quella definitiva: martedì mattina la documentazione è stata presentata anche al Consiglio di Stato, l’ultimo grado di giudizio amministrativo. Se anche questo procedimento non dovesse mutare la decisione, la scheda elettorale in provincia resterebbe senza il simbolo di Forza Italia e con i due prescelti della lista fuori dai giochi. Se il difetto di documentazione riguarda infatti Leardi, il no alla candidatura finirebbe per coinvolgere anche Francesca Guabello che non può partecipare alle elezioni da sola perché non rispetterebbe il principio della parità di genere.

I ricorsi al Tar sullo stesso argomento erano in realtà due, uno a nome del partito a firma di Isabella Scaramuzzi, assessora ai Servizi sociali a Biella, e uno dello stesso Leardi. Già consigliere regionale nelle passate legislature, aveva abbandonato temporaneamente la politica dopo essere stato coinvolto nella cosiddetta “rimborsopoli” regionale, l’indagine che portò alla luce rimborsi chiesti dagli amministratori pubblici per ragioni non strettamente inerenti alla loro attività politica. Leardi fu tra i condannati, dopo un’assoluzione in primo grado e una sentenza che fu ribaltata in appello per poi essere definitivamente confermata in Cassazione.

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