Patelli rompe con la Lega. La lettera-sfogo dell’ex parlamentare

La lite con Simonetti

«Premetto che lunedì pomeriggio, prima che iniziasse lo scrutinio per le Comunali di Biella, mi sono ufficialmente dimessa dal direttivo della Lega - Salvini Premier della Provincia di Biella. Poi valuterò il resto» così l’ex parlamentare Cristina Patelli in una nota diffusa anche via social nella giornata di mercoledì.

«In questi mesi ho preso atto che la Lega, che aveva me come candidata alle Europee, ovviamente nella circoscrizione Nord Ovest, non ha mosso un dito. Non sono mai stata vista e non sarò mai vista gioire del fatto che un avversario venga censurato anche se il “favore” non è stato sempre restituito. Ma essere censurata dal mio stesso segretario di partito della provincia di Biella mi delude, anche se non mi aspettavo nulla di diverso rispetto al passato. In questi mesi, poi, avrà anche avuto i suoi motivi, forse più personali che politici… o entrambi. Che dimostri il contrario, se ne è in grado» spiega la Patelli che riporta anche di qualche concitato scambio con il segretario Simonetti e di un insulto «urlatomi in faccia da cafone incapace e forse un po’ isterico, in un ristorante, al Glamour, venerdì a pranzo, col locale pieno, nel corso dell’ultimo giorno di campagna elettorale su Biella, me lo ricorderò come il livello più basso mai raggiunto da un uomo che dovrebbe unire e non insultare. Per i curiosi, la mia dignità gli ha risposto come meritava. In 50 anni di vita non mi era mai successa una cosa simile. Lo stress fa male, è noto». La Patelli nella sua nota ha riportato anche le preferenze raccolta a questa tornata elettorale e poi «ringrazio solo tanti amici, qualche militante, la Lega della sezione di Vigliano, il sindaco di Brusnengo, gli elettori di Occhieppo Superiore, di Ronco, Angelo di Cossato, Mottalciata, pochi amici leghisti della Lega del Comune di Cossato».

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