«Equità sociale, premialità per chi ha scelto di fare del Piemonte e del Biellese la propria casa e, di conseguenza, nuovi criteri di punteggio per l’assegnazione della casa popolare». Così i vertici della Lega dopo la riunione di lunedì sera con l’assessore regionale alle Politiche per la Casa Chiara Caucino che ha presentato tutte ne novità contenute nella nuova norma, approvata nelle scorse settimane in via definitiva dal Consiglio Regionale. Con Caucino erano presenti il segretario provinciale della Lega Biella Simonetti e il presidente dell’Atc Piemonte Nord Marchioni.
«La nuova legge è destinata a rivedere in maniera significativa i punteggi di assegnazione, partendo dal presupposto di creare nuovi strumenti di premialità. A cominciare dal riconoscimento ai cittadini aventi diritto alla casa popolare, di qualsiasi nazionalità d’origine, che risiedono in Piemonte da 15, 20 o 25 anni.
Ma non solo, come ha ribadito Caucino: «Punta anche a mettere un punto fermo nel contrasto all’illegalità». Nel mirino chi si costruisce una situazione reddituale tale da avere diritto alla casa popolare, ma che poi si scopre possiede beni “da ricchi”. «Per questa categoria ci sarà un sostanzioso giro di vite: l’assegnatario, per avere la casa, non potrà infatti più possedere beni mobili registrati come automobili, motoveicoli di grossa cilindrata. Inoltre sono stati esclusi dall’applicazione della legge 3 del 2010 gli immobili che verranno destinati alle Forze dell’ordine per garantire sicurezza nei contesti più disagiati».
Annunciato lo sblocco della prima tranche dei fondi ex Gescal che ricadranno anche sul territorio per ristrutturare stabili e alloggi popolari.
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