Il mito del samurai Tannan: l’opera lirica
dal Giappone a Biella
Il 6 giugno la serata con il coro Izu City Opera Associate: l’iniziativa è organizzata dal coro Monte Mucrone con Motoko Iwasaki
Una storia affascinante, come d’altra parte sono quelle degli eroi, a cui si aggiunge l’atmosfera per noi esotica del Sol Levante: è quella di Tannan, soprannome del samurai ottocentesco che contribuì con vigore e ingegno all’occidentalizzazione del Giappone. La sua vicenda è diventata un’opera lirica che verrà portata in scena a Biella, al teatro Odeon, la sera del 6 giugno, con il patrocinio del Consolato Giapponese di Milano.
Sul palco si esibirà il coro giapponese “Izu City Opera Associate”, che lascerà poi spazio ai cantanti lirici interpreti dei quattro quadri dell’opera. Un’occasione culturale insolita e interessante, proposta dal coro Monte Mucrone e dalla Pietro Micca, organizzata in collaborazione con Motoko Iwasaki, giapponese d’origine ma da tanti anni cittadina biellese.
L’iniziativa è stata presentata ieri, per segnare due anniversari importanti: il 125° di fondazione della Pietro Micca e il 55° del coro Monte Mucrone. Giacomo Ubertalli, presidente della Pietro Micca da poco nominato, ha spiegato che questo sarà il primo di una serie di eventi per celebrare con il territorio queste ricorrenze.
Il legame tra il coro Monte Mucrone e il Giappone perdura da tempo: risale agli anni Sessanta il gemellaggio di Biella con la città di Kiryu, e in quell’occasione il coro Monte Mucrone interpretò l’inno nazionale giapponese, «armonizzato» ha spiegato il direttore Guido Bertone «da Achille Berruti, storico maestro del coro Genzianella». Il Monte Mucrone interpreterà ancora una volta l’inno nipponico durante la serata del 6 giugno, per dare il benvenuto ai cantanti della Izu City Opera Associate e del coro misto Nirayama, che la sera prima, mercoledì 5 giugno, alle 18 si esibirà negli spazi di Cella Grande, l’azienda vinicola di Viverone (prenotazioni allo 0161 1892213).
Il coro giapponese è diretto da Naka Moriya, che è anche regista dell’opera che verrà portata in scena all’Odeon. E anche in questo caso c’è un legame curioso con il Biellese: la direttrice ha studiato musica in Giappone con padre Luciano Bertagnolio, di origine biellese. Fu lui a ispirare nell’artista la conversione al cattolicesimo, e ogni volta che Moriya torna a Biella fa visita al Santuario di Oropa. Sarà così anche nei giorni in cui il coro verrà ospitato nel Biellese.
La storia di Tannan
L’opera “Tannan, un samurai studioso per il futuro del suo popolo” racconta le vicende del guerriero vissuto nella seconda metà del 1800, epoca in cui il Giappone era di fatto governato dalla famiglia Tokugawa, di guerrieri shogun. La figura dell’imperatore a quel tempo era poco rilevante politicamente, e di fatto la società giapponese era feudale e chiusa all’Occidente.
Tannan era invece affascinato dalla scienza e dalla cultura che assorbiva dai libri occidentali. E in occasione delle minacce americane al Giappone che aprirono la strada al dibattito sull’apertura agli Stati esteri, Tannan ebbe un ruolo importante nell’occidentalizzazione del suo Paese: avviò la produzione di pane in un momento in cui una carestia di riso affamò la popolazione - per questo viene ricordato come “il padre del pane” - e fece costruire il primo forno a riverbero per fondere i metalli: è facile capire come sia stato storico il suo contributo alla modernizzazione del paese. Il racconto delle leggendarie gesta di Tannan sarà portato in scena con costumi tipici e verrà accompagnato dalle spiegazioni di Cristina Mondin, attrice biellese che introdurrà gli atti della trama.
L’appuntamento è alle 21 di giovedì 6 giugno all’Odeon. L’ingresso è libero. Per informazioni contattare il 349 0942714.
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