A Mongrando il giardino per i malati di alzheimer

Inaugurato sabato mattina alla presenza del Vescovo, del parroco, del sindaco e di numerose autorità

Un giardino terapeutico per i malati di alzheimer. È stato presentato questa mattina, sabato, alla residenza Ines e Piera Capellaro del Cerino Zegna, alla presenza del vescovo Roberto Farinella, del parroco di Mongrando don Stefano Vaudano, del sindaco Michele Teagno e dei vertici della struttura socio-residenziale.

Giardino Ritrovato. Video di Niccolò Mello

Le parole del parroco

«Oggi si conclude un lungo cammino» ha detto don Vaudano. «Un cammino iniziato tempo fa prima della pandemia, con la posa della prima pietra, e che proprio a causa della pandemia era stato momentaneamente interrotto. Si può pensare che questo giardino sia la ciliegina sulla torta, in realtà è l’intera torta, perché questo giardino non è solo bello dal punto di vista estetico, ma è parte integrante di un percorso di cura e attenzione dell’ospite».

Le parole del sindaco

Ha preso poi la parola il nuovo sindaco di Mongrando Michele Teagno: «Questa è la mia prima uscita, ma oggi non è il mio giorno. È il giorno di chi ha lavorato da anni a un progetto unico che oggi diventa realtà. Io ero qui il giorno in cui fu posata la prima pietra dell’Rsa, e sono qui oggi, felice di partecipare».

Le parole del Vescovo

Il vescovo di Biella Roberto Farinella ha ringraziato i vari attori che hanno contribuito alla realizzazione della struttura: «La parrocchia, il comune, le fondazioni, gli enti, le associazioni. Un giardino che unisce un po’ il Biellese con il mio territorio di origine, il Canavese: non è un caso che oggi qui veda molti canavesani. Un giardino che mette assieme diversi concetti, come la fratellanza e l’amore per il creato e la salvaguardia delle cose belle, come ricorda sempre nelle sue encicliche Papa Francesco».

Giardino Ritrovato. Video di Niccolò Mello

I vertici del Cerino Zegna

Hanno preso quindi la parola i vertici del Cerino Zegna.
La presidente Nicoletta Scagliotti ha ringraziato donatori e sostenitori: «De Martini, Mondoffice, Fratelli Piacenza, Vitale Barberis Canonico, Studio Sasso, Lauretana, Biella Manifetture tessili, Birreria Menabrea, Botalla Formaggi, Tecnomeccanica Biellese, Conad Nord ovest, Garden, Lyons Club Bugella Civitas, Compagnia San Paolo, Fondazione CrB tra i donatori; Ama Biella, Fondazione Pistoletto e Marilena Florio, che ha avuto l’intuizione del nome “Il Giardino Ritrovato” tra i sostenitori».
La direttrice Paola Garbella ha proseguito: «Questo giardino è il progetto finale di un percorso che si basa sulle donazioni di chi ha lasciato questa vita, ma ha voluto lasciare un ricordo di sé. È la dimostrazione di quanto sia importante prendersi cura dell’ambiente e delle persone, dentro e fuori le mura, perché le parti esterne delle nostre case sono molto utilizzate e lo vediamo anche nella sede centrale di Occhieppo. Voglio ringraziare anche l’Asl, con cui collaboriamo, e in particolare il direttore di geriatria Vito Marinoni che punta sempre molto su percorsi di attività non farmacologiche; e il medico Michele Maffeo, che è riuscito a migliorare una serie di aspetti per la cura delle persone».

Le parole dell’architetta

L’architetta paesaggista Monica Botta, che ha progettato la struttura, ha spiegato nei dettagli come sarà articolata: «Questo è il mio settimo-ottavo giardino terapeutico: ne ho realizzati diversi, a volte dedicati ai malati di alzheimer, a volte a chi soffre di autismo, e così via. Trovano posto nel giardino un percorso sensoriale di tre tappe con le erbe aromatiche (salvia, rosmarino, lavanda) per fare aromaterapia; una zona di sosta; un bellissimo spazio di preghiera con l’inserimento di una Madonna di Oropa, uno dei simboli del Biellese; il lavatoio e lo stendipanni; un pollaio con due galline per fare pet therapy; un orto dove sono già state piantate delle melanzane e dell’insalata che potranno poi ovviamente essere raccolte e consumate. Insomma, sarà un mix di attività ludiche, ricreative e spirituali, che daranno benefici non solo agli ospiti, ma anche agli operatori socio-sanitari e ai parenti. Più il giardino è ricco più è possibile ottenere benefici per la salute».

Il Giardino Ritrovato: luogo di terapia per l’alzheimer

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