Aiuto ai bambini in ospedale:
Biella premiata

A Milano l’associazione Abio Biella ha ricevuto il prestigioso “Premio Sironi” per il progetto “Alla scoperta del blocco operatorio” realizzato con l’Asl

Si può immaginare che un bimbo in ospedale affronti un intervento chirurgico senza paura? Donare la serenità ai piccoli pazienti è l’obiettivo principale dei volontari dell’Abio Biella (Associazione per il Bambino in Ospedale) che dal 1998 sono impegnati nel reparto di Pediatria. La loro dedizione ha portato a un risultato importante: nel fine settimana, a Milano, Abio Biella ha ricevuto il “Premio Sironi”, un prestigioso riconoscimento che viene consegnato dalla Fondazione Abio Italia in occasione dell’incontro annuale dei presidenti e dei delegati Abio.

Alla scoperta del blocco
operatorio

Il progetto riconosciuto a livello nazionale è “Alla scoperta del blocco operatorio”, che rientra nel piano di umanizzazione delle cure ospedaliere attuato da Abio in collaborazione con l’Asl di Biella. I volontari dell’associazione, coordinati dalla presidente Roberta Tanzi, accolgono in reparto e accompagnano in sala operatoria i pazienti dai 3 ai 14 anni utilizzando, per i più piccoli, alcune minicar elettriche donate dall’associazione.

Prima dell’intervento il bambino, insieme ai genitori, viene istruito in modo divertente sul percorso chirurgico e sulla degenza in ospedale. L’obiettivo è donargli consapevolezza e spensieratezza, per affrontare senza traumi il delicato momento delle cure ospedaliere.

I numeri

Il progetto è stato realizzato con la collaborazione dello staff della direzione delle professioni sanitarie, diretta da Antonella Croso, e con l’ufficio comunicazione e l’Urp (Ufficio relazioni con il pubblico). I volontari Abio sono attivi in Pediatria, struttura complessa diretta da Paolo Manzoni e coordinata a livello infermieristico da Anila Simaku. Finora il progetto ha coinvolto 120 bambini. Di questi, 44 nella fascia d’età fra i 3 e gli 8 anni hanno utilizzato una macchina elettrica e 38 la moto per raggiungere la sala operatoria, con molta soddisfazione da parte dei genitori che, sentendo i loro bambini più sereni, riescono ad affrontare con meno apprensione il difficile momento dell’intervento chirurgico.

Il progetto in dettaglio

Le azioni di Abio iniziano durante la fase del pre-ricovero con la consegna di un kit gioco e di un libro che, durante il colloquio con l’infermiere a cui è affidato il piccolo paziente, verrà utilizzato per raccontare il percorso chirurgico. Una volta terminato il ricovero, il bimbo riceve il diploma di “Piccolo esploratore”. La motivazione che la Fondazione Abio ha espresso per spiegare la consegna del Premio Sironi ha fatto riferimento non soltanto al successo ottenuto nel rendere l’ospedalizzazione a misura di bambino, ma anche all’esempio virtuoso che Abio Biella rappresenta nel realizzare sinergie efficaci con i medici e gli infermieri dell’area pediatrica. «Sono orgogliosa di questo riconoscimento: “Alla scoperta del blocco operatorio”» ha commentato la presidente Roberta Tanzi «sposa perfettamente i valori dell’accoglienza e della costruzione di percorsi a misura di bambino promossi dal movimento Abio. Bambini e adolescenti subiscono tutt’ora le ripercussioni della pandemia e l’attenzione nei loro confronti deve essere sempre maggiore. Desidero ringraziare la direzione generale per avere dimostrato una grande sensibilità nei confronti dei pazienti pediatrici; Antonella Croso per averci coinvolto nella realizzazione del progetto che si può senz’altro considerare un’eccellenza nell’umanizzazione delle cure pediatriche; Stefano di Massimo che mi ha affiancata nella presentazione durante la riunione dei presidenti Abio, Paolo Manzoni e Anila Simaku che sostengono il nostro operato quotidiano in Pediatria e Margherita Borello, responsabile dell’ufficio comunicazione e Urp, che in qualità di referente per le associazioni ci ha garantito supporto e collaborazione costanti. Mi auguro che il progetto sia replicato in altri ospedali e che la cultura della condivisione di obiettivi diventi sempre più diffusa». Dal direttore generale dell’Asl Mario Sanò i complimenti per il riconoscimento: «Con Abio Biella negli ultimi tre anni abbiamo intrapreso un percorso comune di progettualità orientato al miglioramento dell’accoglienza. Nell’autunno del 2021 questo progetto era stato inserito nel piano di rilancio aziendale, nell’ambito della cosiddetta “hospitality”, ossia delle azioni orientate al benessere del paziente e dei suoi familiari all’interno delle strutture sanitarie». Infine il commento di Antonella Croso, direttrice delle professioni sanitarie: «Siamo onorati di questo prestigioso riconoscimento. L’umanizzazione degli ospedali e delle cure è da sempre oggetto di attenzione e quando si tratta di pazienti pediatrici l’impegno è più doveroso che mai. Il progetto permette di avvicinare il bambino al percorso sanitario senza spaventarlo, rendendolo consapevole in base alla sua età: non è un caso che si utilizzino diversi metodi di comunicazione, ad esempio per i bambini più piccoli si racconti il percorso in chiave fiabesca. Il valore aggiunto del progetto sta nel fatto che ci rivolgiamo non solo al bambino, ma accogliamo anche i genitori limitando le loro ansie, perché vedono che il loro bimbo è sereno».

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