All’ospedale è in arrivo la Sala Ibrida
Formalizzato l’impegno per un sistema angiografico da 664mila euro
Dopo aver dato avvio alla piattaforma robotica, l’Asl di Biella ha reso pubblica la formalizzazione dell’impegno da parte degli Amici dell’Ospedale di Biella insieme a Fondazione CRB, per l’acquisizione di un sistema angiografico che comporterà un investimento di 664.440 euro, sostenuto con una raccolta fondi che inizierà nei prossimi giorni.
Si tratta di un sistema angiografico di alta gamma, Canon Alphoenix Hybrid System Sky+, la cui introduzione costituirà un’opportunità strategica per le équipe dei reparti di Chirurgia Vascolare e Cardiologia, dirette rispettivamente da Enzo Forliti e da Andrea Rognoni, con ricadute importanti in termini di prestazioni offerte alla popolazione.
Il sistema angiografico è il cuore della Sala Ibrida, progetto strategico previsto nel piano di rilancio dell’Asl in vista dell’anniversario dell’ospedale, che quest’anno celebra il suo decennale, e che vede Asl di Biella, Amici dell’Ospedale e Fondazione CRB impegnate in un’operazione che complessivamente vale quasi 1milione e 800mila euro.
Le parole di Enzo Forliti
«La creazione di una Sala Ibrida all’Ospedale di Biella consentirà alla Chirurgia Vascolare di alzare il livello della propria attività, in modo particolare per il trattamento delle patologie arteriose e di quelle aortiche più complesse» ha detto il direttore della Chirurgia Vascolare Enzo Forliti. «La Sala Ibrida è uno spazio tecnologicamente avanzato e multimediale, che integra diversi elementi (radiologici ed ecografici) utili al perfezionamento della diagnosi, alla terapia e al controllo qualità in un ambiente (sala operatoria) di sicurezza per i pazienti e gli operatori. Permette di gestire con tecniche mini e micro-invasive gran parte della patologia vascolare con enormi benefici sul decorso peri-operatorio del paziente. Ad esempio un aneurisma aortico toraco-addominale può essere trattato evitando di incidere chirurgicamente il torace e l’addome, attraverso un accesso remoto femorale e brachiale. Ciò permette di ridurre notevolmente il transito dei pazienti in terapia intensiva e in rianimazione e di ridurre la degenza ospedaliera».
Le parole di Andrea Rognoni
«Anche dal punto di vista cardiologico, l’introduzione della Sala Ibrida consentirà l’aumento della gamma di attività eseguibili a Biella, come nel caso del trattamento mininvasivo delle patologie valvolari, che poteva comportare il trasferimento del paziente in altri centri di riferimento regionale» ha detto il direttore di Cardiologia Andrea Rognoni. «Rispetto soltanto a dieci anni fa le patologie che venivano affrontate dalla Cardiochirurgia tradizionale oggi sono risolte con un approccio mininvasivo, abbinando competenze delle équipe di Cardiologia e Chirurgia Vascolare, con notevoli vantaggi per la salute del paziente e in termini di qualità e di efficienza dell’intervento».
Le malattie cardiovascolari colpiscono nell’età adulta e aumentano progressivamente la loro incidenza con l’invecchiamento della popolazione: diventa pertanto fondamentale investire in questo ambito, innanzitutto a beneficio dei pazienti del territorio e anche in un’ottica di incremento di attrattività del presidio biellese all’interno del contesto sanitario regionale.
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