Interventi al femore: una crescita da record
Nel 2021 la percentuale di operazioni entro le 48 ore era del 29%, oggi è salita sino al 75%
L’Ortopedia e Traumatologia dell’ospedale è tra i presidi sanitari italiani che si sono distinti a livello nazionale nell’ambito del Piano Nazionale Esiti 2024 a cura dell’Agenzia del Ministero della Salute, Agenas. In particolare, si fa riferimento alla percentuale di pazienti (con età uguale o maggiore ai 65 anni) con diagnosi di frattura del collo del femore operati entro 48 ore in regime ordinario. 48 ore sono infatti l’intervallo temporale dall’arrivo in Pronto Soccorso all’intervento chirurgico, che statisticamente favorisce la riduzione dell’incidenza di complicanze.
A livello regionale l’ortopedia biellese è quarta assoluta, con uno scarto minimo dall’ospedale terzo classificato, l’Azienda Ospedaliera Universitaria Maggiore di Novara, e addirittura prima in Piemonte per pazienti presi in carico residenti nel territorio provinciale. A livello nazionale il reparto diretto da Walter Daghino compare tra i primi 10 in Italia che nel triennio precedente non erano arrivati alla soglia del 60%, ma che nel 2023 hanno migliorato in modo netto la propria performance, raggiungendo e superando il 75%, a fronte di una media nazionale del 56%.
Il posizionamento nazionale è motivato dal fatto che nel 2021 per lo stesso indicatore il reparto biellese aveva ottenuto il 29% con una progressiva crescita negli anni successivi fino alle attuali tempistiche che sfiorano l’80%.
La scorsa settimana è stato espletato un nuovo concorso che consentirà di portare l’organico a 12 specialisti ortopedici di ruolo nel reparto di Ortopedia e Traumatologia dell’ASL di Biella. Si tratta di un traguardo importante, in termini di prospettive in riferimento al potenziale di crescita professionale dell’équipe e di qualità e produttività dell’offerta di prestazioni che il reparto potrà garantire nei prossimi anni.
Le parole di Daghino
In riferimento a questo risultato Walter Daghino, Direttore della S.C. Ortopedia e Traumatologia ASL BI, ha sottolineato che «questo indicatore è solo la punta di un iceberg, al di sotto della quale c’è tutta l’attività del reparto che necessariamente non deve essere penalizzata per l’attenzione posta a questi aspetti, nel qual caso si rischierebbe di invalidare gli innegabili risvolti positivi che il sistema di misurazione degli esiti si porta dietro».
«Una notizia che mi fa molto piacere e di cui sono particolarmente fiero, visto da dove eravamo partiti» ha commentato Walter Daghino «si tratta di un risultato davvero importante, per il quale ritengo sia giusto ringraziare in primis i miei collaboratori, ma anche tutti gli altri attori coinvolti: la Direzione Generale per la fiducia nel nostro team, gli anestesisti, i tecnici di radiologia, gli infermieri e il personale di sala operatoria, del reparto e del pronto soccorso, condividendo con tutti il merito di questo successo, che è la conseguenza di un gioco di squadra che ha funzionato bene. L’auspicio è che questo non sia solo un punto di arrivo ma sia un punto di partenza, per far sì che la crescita in atto non si arresti e gli incoraggianti valori ottenuti possano consolidarsi nel tempo».
Le parole della Direzione Generale
La Direzione Generale ASLBI ringrazia Daghino e tutto il suo staff per l’eccellente risultato raggiunto: «Questo indicatore è l’esito di una curva di crescita progressiva e importante a partire dal 2021 e a cui tutta l’équipe ha contribuito con grande motivazione e professionalità. Un risultato che dimostra in modo evidente il frutto di un grande lavoro svolto e che è giusto condividere con la comunità biellese».
© RIPRODUZIONE RISERVATA