“Krypton”, da un altro pianeta: il docufilm che svela la sofferenza

La “Comunità che guarisce” propone un nuovo appuntamento della rassegna “Tutti pazzi per il cinema”, in occasione della Giornata della salute mentale

Il disagio mentale è spesso motivo di giudizio e di emarginazione. L’abitudine ad alzare confini, tra noi e gli altri, può avere effetti gravi, soprattutto nei confronti di chi ha una malattia mentale.

La “Comunità che guarisce”, denominazione del Tavolo biellese per la promozione della salute mentale, si propone invece di sensibilizzare ai temi del disagio psichico, perché la vicinanza e la comprensione sono il modo che ognuno di noi ha per tendere una mano, e questo può contribuire a far cadere il pregiudizio e l’isolamento delle persone che soffrono a causa di una patologia.

“Tutti pazzi per il cinema”

Il 5 dicembre verrà celebrata la Giornata nazionale della salute mentale e, tra gli appuntamenti organizzati dalla “Comunità che guarisce”, c’è la proiezione del docufilm Krypton, in programma lunedì alle 21 al cinema Verdi di Candelo. Spiega Flavio Como, referente del Tavolo biellese: «L’iniziativa rientra nella rassegna “Tutti pazzi per il cinema” che dal 2014 abbiamo avviato in collaborazione con il cinema di Candelo. È un momento molto seguito: abbiamo un pubblico affezionato a cui proponiamo commedie che suggeriscono riflessioni, con note divertenti, alternate a film più impegnativi e intensi».

È questo il caso di Krypton, documentario del 2023 distribuito da ZaLab, con la regia di Francesco Munzi. Il film ha ottenuto una candidatura ai David di Donatello, e racconta la quotidianità di un gruppo di ragazzi affetti da malattie psichiche.

Krypton è il pianeta da cui Antonio, uno dei protagonisti, dice di provenire. La sua sofferenza, simile a quella degli altri cinque personaggi, svela al pubblico le difficoltà, i dubbi, le paure e la fatica di convivere con un disturbo psichico. Tutti viviamo emozioni spesso contrastanti, ma la malattia mentale comporta imprevedibili angosce che diventano incontrollabili, pensieri e preoccupazioni difficili da governare che prendono il sopravvento, schiacciando la persona in una condizione di profonda disperazione e di dolore interiore.Krypton racconta anche la comunità che ruota intorno ai protagonisti, fatta di medici e operatori, e composta dai familiari che affrontano il difficile ruolo di restare accanto al malato nel modo più adeguato a donargli aiuto.

Quale sollievo, quale cura? Lo spunto viene da Benedetta, una delle protagoniste, che mostra l’importanza della vicinanza, della condivisione, dell’abbattimento di quei confini che rafforzano le nostre sicurezze ma creano separazione. Conclude Flavio Como: «La serata sarà introdotta da Daniele Barone, medico della Psichiatria di Biella. Abbiamo scelto di proiettare questo docufilm perché, pur essendo ambientato a Roma, rappresenta molto bene la realtà biellese: riteniamo che aiuti a comprendere il vissuto di chi soffre di disturbi mentali».

Il Tavolo biellese
per la salute mentale

È composto da Caritas Diocesana, Comune di Biella, Asl, Consorzi socio-assistenziali Iris e Cissabo, associazioni “Per contare di più”, “Diritti e Doveri”, “Underground”, “Albero della vita”, “Comunità Papa Giovanni XXIII”, Cgil, parrocchia Santo Stefano di Biella, cooperativa sociale Anteo.

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