Otorinolaringoiatria: all’ospedale il congresso regionale

Presenti i direttori e i professori universitari di Otorinolaringoiatria di Piemonte e Valle d’Aosta

La Sala Convegni dell’ospedale ha ospitato l’8ª Giornata Biellese di Otorinolaringoiatria, sotto la direzione del Presidente del Convegno, Carmine Fernando Gervasio, dal 1° luglio 2023 è diventato direttore di Otorinolaringoiatria dell’Asl: è professore associato di Audiologia e Foniatria dell’Università di Torino.

Due i temi centrali oggetto dell’evento formativo: la patologia flogistica ossia infiammatoria naso-sinusale e la patologia oncologica della testa e del collo.

Il convegno regionale a Biella è ormai un punto di riferimento per la comunità otorinolaringoiatrica del Piemonte e della Valle d’Aosta: nato nel 2016 è divenuto un appuntamento fisso per i professionisti del settore. Erano presenti direttori e professori universitari del Piemonte e della Valle d’Aosta, per un numero complessivo di circa 150 iscritti tra medici e operatori sanitari.

Dopo il saluto di apertura della direttrice sanitaria Eva Anselmo, il primo tema trattato è stato quello della patologia infiammatoria del naso e dei seni paranasali, con ospiti individuati anche tra le eccellenze lombarde per il trattamento di tale patologia, tra cui Maurizio Bignami, professore all’Università dell’Insubria e direttore dell’UOC di Otorinolaringoiatria dell’ospedale Sant’Anna di Como.

È stato inoltre dato ampio spazio alla patologia oncologica del distretto testa-collo: si tratta infatti di un tumore delicati che impatta non solo in termini di sopravvivenza e ma anche per quanto riguarda la qualità di vita dei pazienti.

Le parole di Gervasio

A questo proposito il Gervasio ha evidenziato la particolarità dell’esperienza biellese che negli anni si è distinta sia a livello regionale che extra regionale per l’elevato livello di assistenza a beneficio di questa tipologia di pazienti che possono contare sulla continuità tra ospedale e territorio nella loro gestione, anche dopo il trattamento della fase acuta della malattia, in riferimento agli esiti che essa comporta: «Durante il convegno abbiamo voluto dare grande rilievo al tema del rapporto ospedale-territorio, a cui personalmente tengo moltissimo. Abbiamo analizzato come prosegua per i pazienti il percorso di terapia e assistenza anche dopo il trattamento chirurgico e terapeutico in ospedale. L’Asl di Biella è un modello e un punto di riferimento, in quanto dispone sul territorio di un’organizzazione molto ben strutturata, sia a livello di cure infermieristiche sia di sostegno in ambito sociale, che garantisce al paziente un’assistenza continua. Ciò è possibile grazie alla sensibilità del Biellese, anche grazie alla presenza di molte organizzazioni e fondazioni no-profit, che collaborano con l’Asl, rendendo Biella un’eccellenza».

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