Un sorriso luminoso ha raccontato i diari
di chi è invisibile
Clèmentine Pacmogda è stata in diverse scuole biellesi per spiegare il vissuto di chi ha dovuto lasciare la propria terra
Clèmentine con il suo sorriso e la sua umanità in occasione degli incontri relativi al progetto Di.M.Mi. (Diari Multimediali dei Migranti) organizzati da NOmafiebiella in collaborazione con Pacefuturo, mercoledì 8 e giovedì 9 maggio, ha saputo cogliere il cuore dei tanti studenti che ha incontrato a Biella.
Ha parlato a studenti dell’I.I.S. “Eugenio Bona”, dell’I.I.S. “Gae Aulenti”, dell’ Istituto Comprensivo Biella 3, dell’I.C. Valdilana, del C.P.I.A., il Centro provinciale per l’istruzione degli adulti, e un gruppo di rifugiati del Burkina Faso attualmente ospiti nel centro di accoglienza di Pacefuturo.
Si sono conclusi in questo modo i laboratori “Parliamone… Dimmi” realizzati durante l’anno scolastico 2023 – 2024 da NOmafiebiella con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Biella e oltre duecento studenti hanno avuto modo, prima di leggere la storia della scrittrice e dopo di incontrarla.
Il suo nome completo è Talatou Clementine Pacmogda, dove Talatou, nella sua lingua di origine, significa “martedì” (il giorno in cui è nata). Il suo paese una volta si chiamava Alto Volta, poi, per volontà del leader carismatico Thomas Sankara, prese il nome di Burkina Faso, letteralmente “Paese degli uomini integri e onesti”.
La storia di Clèmentine, sincera, dolce e forte, allegra e triste, a tratti commovente, ha rapito gli occhi e le menti degli studenti presenti.
L’obiettivo del progetto era quello di favorire la conoscenza dell’altro attraverso una narrazione, quella di Clèmentine, inclusa fra le centinaia di diari scritti dai migranti e custoditi dall’Archivio Nazionale Diaristico di Pieve Santo Stefano (si torva nella provincia di Arezzo).
Sono i diari degli “invisibili”, degli “ultimi” di chi, attraverso mille peripezie è arrivato nel nostro paese, spesso vive ai margini della società e non ha voce. Sono racconti che stanno riscrivendo la storia dell’Europa.
Oggi Clèmentine è una cittadina italiana che, con orgoglio, porta una testimonianza di lotta per la sopravvivenza e un esempio di fede incrollabile in Dio, e racconta il tortuoso e complicato percorso che ha dovuto affrontare per guadagnarsi il diritto che ogni essere umano, in qualsiasi posto del mondo, dovrebbe vedersi riconoscere per principio: potere vivere umanamente e studiare.
Questa preziosa narrazione, Clèmentine, ha voluto scriverla per “sensibilizzare e mostrare come si vive in un altro mondo per far capire che, alla fine, siamo tutti esseri umani.
Ogni persona che arriva in Italia, ha la sua storia e, se noi non la conosciamo, non la possiamo giudicare”.
Le testimonianze degli studenti
Giovedì 8 maggio, in formazione ridotta, la 3aD Ricevimento dell’I.I.S Gae Aulenti ha partecipato all’incontro con la scrittrice Clèmentine per analizzare il suo diario autobiografico circa il suo difficile percorso dal Burkina Faso all’Italia.
Insieme ai docenti Maria Vittoria Coggiola ed Ernesto Fabbricatore abbiamo colto in lei un modo di esprimere emozioni attraverso un sorriso illuminante, con una luce calda negli occhi, in grado di emozionarci e farci immergere nel racconto dettagliato, con un linguaggio ricercato.
Incredibile la grandissima forza e determinazione comunicata da questa donna che ha dovuto superare ostacoli inimmaginabili, per poter studiare, trasmettendoci un importante messaggio: la cultura ci rende liberi di decidere e di fare scelte e che la felicità, la gioia nelle piccole cose ci arricchisce, ci fa elevare ad un livello superiore.
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