Dall’Itis a Genova per parlare di IA

Il docente di Informatica Giuseppe Aleci ha presentato la sua esperienza, condotta coinvolgendo i suoi allievi, nello sviluppo della robotica

Si è tenuto nei giorni scorsi a Genova il convegno “Didattica nella tecnologia per la didattica, dall’infanzia alle scuole superiori”, organizzato dall’Istituto comprensivo Sturla nell’ambito di un progetto sul digitale della regione Liguria; presente tra i relatori Giuseppe Aleci, ingegnere elettronico e docente di informatica all’Itis “Q. Sella”. Da anni attento agli sviluppi della robotica, Aleci ha realizzato nel tempo vari progetti (tra cui dei robot) coinvolgendo con successo i propri studenti; tutte realizzazioni di alto livello, al punto che nello scorso mese di ottobre i suoi allievi sono stati chiamati alla fiera dell’innovazione tecnologica di Roma per presentare VirtualProSkills, un progetto che utilizza la realtà virtuale per simulare ambienti professionali.

Le opportunità dell’Intelligenza Artificiale

Nel suo intervento a Genova, Aleci ha richiamato l’attenzione dell’uditorio sulle opportunità offerte dall’intelligenza artificiale nella didattica scolastica. «Una materia nuovissima, non ancora alla portata dei più, le cui applicazioni possono essere spese già alle elementari e in qualche forma addirittura nella scuola dell’infanzia, con ricadute assai positive sui bambini. Se da una parte» ha proseguito Aleci «molti sanno che possiamo chiedere alla IA di riconoscere immagini e fare previsioni su malattie ed eventi, dall’altra è bene sapere che la stessa può, ad esempio, aiutare uno scolaro nella corretta scrittura di un testo: presentando al pc un semplice manoscritto, la macchina ne effettuerà infatti la lettura, evidenziando eventuali imperfezioni. Il bambino potrà perciò correggerlo, imparando così a scrivere meglio attraverso l’interazione con la macchina. Naturalmente l’insegnante resta una figura insostituibile, ma con più strumenti didattici a disposizione».

Aleci ha poi posto l’accento sulla necessità di “democratizzazione” della IA, che non deve restare appannaggio di pochi esperti, ma tendere a una diffusione sempre più allargata nella società, a cominciare dalla scuola: «Pensate ad un ragazzino che tramite la realtà virtuale e aumentata è in grado di camminare tra le piramidi. Non l’avremo messo così nelle condizioni di capire meglio la storia dell’antico Egitto?». Per i prossimi anni è pertanto prevista una sempre maggiore presenza della IA nella didattica della scuola. Perché il futuro abita già qui.

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