Dopo 35 anni di lavoro
la maestra Laura Zanotti va in pensione

Una vita per la scuola. Dalle prime supplenze nei vari istituti comprensivi biellesi, agli anni a Occhieppo Inferiore e poi all’Ufficio scolastico provinciale

La scuola Italiana attraversa un periodo di profondi cambiamenti e di altrettante difficoltà.

In un quadro certamente complesso, la scuola resta comunque un punto di riferimento per le famiglie e le giovani generazioni.

Soprattutto per merito del lavoro svolto con passione e amore da docenti, personale scolastico, dirigenti e staff amministrativi.

Una passione che ha caratterizzato la carriera scolastica lavorativa di Laura Zanotti, dal 2019 collaboratrice dell’Ufficio scolastico provinciale di Biella.

Laura, come molti dipendenti dell’UST, giorno dopo giorno ha svolto un lavoro silenzioso ma preziosissimo, spesso lontano dai riflettori.

Quasi sempre operando dietro le quinte, contribuendo a garantire continuità, supporto e progettualità.

Da lunedì 1 settembre Laura Zanotti ha salutato il mondo della scuola, avendo raggiunto una meritatissima pensione. La sua è stata indubbiamente una presenza discreta ma autorevole, che ha rappresentato un punto di riferimento non solo per l’Ufficio scolastico, ma anche per l’intero mondo dell’informazione biellese, grazie al ruolo di referente per la comunicazione.

La vita lavorativa di Laura Zanotti è stata interamente dedicata alla scuola.

Dopo la maturità magistrale, ha sostenuto il concorso ordinario, ottenendo l’abilitazione per la scuola primaria, fino alla nomina in ruolo nell’anno scolastico 1994-1995, dopo quattro anni da docente supplente in diversi istituti comprensivi del Biellese.

Nel 1995 ha ottenuto la cattedra di ruolo all’Istituto Comprensivo di Occhieppo Inferiore, dove ha insegnato nell’area linguistico-espressiva e in quella antropologica fino al 2019, per anni fedele collaboratrice della “preside” Teresa Citro.

Dal 2019 ha iniziato una nuova avventura all’Ufficio Scolastico Provinciale Ambito 3. Tra i suoi compiti la lotta alla dispersione scolastica, il potenziamento dell’inclusione, con particolare attenzione agli studenti stranieri e a quelli con disabilità.

È stata inoltre docente referente della Consulta Provinciale Studentesca e anima del progetto “Un patentino per lo smartphone”, iniziativa fondamentale per accompagnare i giovani a un uso consapevole delle tecnologie.

Con un denominatore comune che ha accompagnato tutta la sua carriera: una grande empatia e capacità di “connettersi” alle persone che quotidianamente di trovava di fronte, sempre disponibile a fornire informazioni e risolvere problemi, anche al di là dei propri compiti istituzionali e dell’orario di lavoro.

Per congedarsi dal mondo scuola e salutare le tante persone che l’hanno accompagnata in 35 anni di carriera, Laura Zanotti ha scelto parole non banali, scritte sicuramente con l’emozione di chi non ha mai messo da parte i sentimenti nel proprio lavoro quotidiano.

«Vi ringrazio di cuore per aver condiviso questi anni, è stato per me un onore e un vero piacere lavorare insieme.

Vi invito a proseguire nel rispetto della verità sostanziale dei fatti, nella lealtà, nella buona fede, sempre nel rispetto della persona umana e, mi permetto di aggiungere anche, nel rispetto della scuola quale istituzione che va ben oltre la semplice definizione di istituzione sociale, pubblica o privata, che si occupa dell’istruzione e della formazione di persone.

Noi “gente di scuola” ci proviamo, seminiamo poco alla volta, con pazienza e determinazione, nella consapevolezza che le criticità, quelle che spesso e volentieri sconfinano in frettolosi e superficiali giudizi contornati da polemiche, sono all’ordine del giorno e richiedono riflessioni e interventi lunghi e complessi.

Ma questo è il bello della scuola, che può essere raccontata dall’esterno in maniera coerente e onesta secondo dettami pedagogici che trascendono l’informazione in sé, ma puntano a non depauperare lo statuto deontologico della professione più emozionante e gratificante, universalmente riconosciuta come tra le migliori al mondo, quella dell’insegnante. Buona vita a voi».

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