La Giornata del benessere con gli allievi parrucchieri per aiutare i bimbi africani
Gli studenti del settore Acconciatura hanno aperto le porte del loro laboratorio per un’iniziativa dedicata alla solidarietà: sono state raccolte offerte per un progetto missionario in Uganda
Venerdì 5 aprile gli studenti delle classi 1^ e 2^ Operatore del Benessere - Acconciatura del CNOS-FAP di Vigliano hanno aperto le porte della loro scuola per una giornata dedicata al benessere e alla solidarietà. Il laboratorio di acconciatura ha visto così l’ingresso di molte persone che, venute a conoscenza dell’iniziativa promossa dai ragazzi, hanno partecipato con piacere a questa giornata dalla doppia valenza: dare ai ragazzi la possibilità di mettere in gioco le proprie competenze professionali prendendosi cura delle persone e, allo stesso tempo, raccogliere offerte per sostenere un progetto missionario in Uganda.
Questa giornata speciale è stata il frutto di un percorso nato in collaborazione tra alcuni formatori del Settore Benessere del Centro di Formazione con il Centro Missionario Diocesano di Biella (CMD) che, durante il periodo della Quaresima, ha portato nelle classi la missione attraverso il gioco, la testimonianza di ragazzi rientrati dalla missione e i racconti di altrettanti giovani attualmente in terra di missione, per riflettere insieme provando ad alzare lo sguardo e riconoscendo che “C’è un mondo dentro e fuori di me”. Questa frase è stata il titolo e il filo conduttore di questo progetto, perché con questo intento si è voluto parlare ai ragazzi: ognuno di noi ha un talento, un insieme di valori che lo portano a muoversi verso l’esterno, perché è solo attraverso l’incontro con l’altro che tutto ciò che abbiamo può trasformarsi e assumere un nuovo valore, più grande, autentico e senza confini. Aprirsi al mondo, aprirsi all’altro e aprirsi a Dio, significa proprio questo: guardarsi dentro, capire che tutti abbiamo un dono e provare a coltivarlo, affidando a Dio la nostra strada, perché è così che potremo rendere straordinaria la nostra vita.
Ed è stato proprio così che, grazie alle riflessioni nate durante gli incontri tra il CMD di Biella e i ragazzi del CNOS-FAP, è nata l’idea di organizzare una giornata del benessere finalizzata alla raccolta di offerte per aiutare concretamente un progetto missionario. Dopo aver conosciuto più da vicino alcune realtà missionarie, i ragazzi hanno scelto di contribuire alla costruzione di un ambulatorio pediatrico a Rwentobo, in Uganda, in una missione in cui operano tre missionari biellesi: Sara Pasqual Cucco, Marco Berutti e Chiara Canova. L’obiettivo del progetto è quello di costruire la prima clinica pediatrica del villaggio per accogliere bambini con complicazioni della salute offrendo la presenza sul territorio di un medico.
La giornata per i ragazzi è iniziata allestendo con cura le postazioni. I primi ingressi e l’accoglienza attenta di alcuni studenti hanno fatto sì che il clima diventasse subito disteso, rilassante e sereno. Terminato il proprio lavoro, la studentessa, con gratitudine e gentilezza per il momento condiviso insieme, riaccompagnava la cliente all’ingresso, dove, dopo aver scattato una foto ricordo insieme, le veniva raccontato il senso di ciò che i ragazzi stavano facendo, mostrando alcuni video del progetto missionario che intendevano promuovere e ringraziando per aver scelto di contribuire attivamente a sostenere questo loro desiderio. Come segno di condivisione e collaborazione, i ragazzi hanno pensato di lasciare, come ricordo ad ogni cliente, un sacchettino contenente un bulbo da poter piantare, simbolo di un fiore che, grazie a questa giornata vissuta insieme, sboccerà sia qui che in Uganda.
Ci sembra significativo concludere questo articolo con alcune risposte ricevute a seguito di alcune interviste che alcune studentesse hanno fatto ai compagni di laboratorio, ai professori che le hanno accompagnate nella realizzazione dell’evento e alle persone che si sono messe in gioco come “clienti”.
Pensi di aver lavorato bene e di aver dato tutta te stessa? Cosa vorresti migliorare? «Ho cercato di dare tutta me stessa ma essendo la prima volta, ero molto in ansia e agitata, infatti vorrei migliorare di più questo aspetto e sentirmi a mio agio con i clienti».
Come ti sei sentito a dedicare tempo, impegno e lavoro per aiutare chi ha più bisogno? «So che io e i miei compagni abbiamo fatto un gesto molto importante e significativo per queste persone bisognose».
Cosa ti hanno trasmesso i ragazzi? «Passione per il loro mestiere, generosità d’animo e disponibilità a mettersi a disposizione per una causa nobile. Sono stati accoglienti, professionali, delicati nel mettermi a mio agio» ha detto un cliente.
Cosa pensi rispetto a questo tipo di iniziativa promossa dai ragazzi? «Credo sia importante l’apertura di mente e di cuore verso gli altri, vicini o lontani che siano. Il bene genera sempre bene e va coltivato con generosità cura, dedizione e attenzione». Un altro cliente: «Penso sia un’iniziativa straordinaria, capace di unire il desiderio dei ragazzi di mettersi in gioco e collaborare insieme per un obiettivo comune molto bello, quello di farsi conoscere alle persone sotto una nuova veste, raccogliere offerte per chi nel mondo è meno fortunato e testimoniare agli altri che, nella vita, a volte basta fare una scelta per dare una piega diversa non solo alla propria vita, ma anche a quella di chi vive lontano. Proporrei altri incontri di questo tipo perché vedere i vostri ragazzi così felici e con gli occhi luminosi, mi ha fatto bene al cuore».
Ha visto impegno da parte degli alunni? Li ha visti diversi rispetto al contesto di classe? «I ragazzi erano molto motivati, mi sono piaciuti moltissimo. Noi insegnanti abbiamo apprezzato davvero tanto la loro professionalità e il loro entusiasmo nel rapportarsi con la clientela».
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