La scrittrice Talatou Clementine Pacmogda del Burkina Faso sarà a Biella per incontrare le scuole e la cittadinanza

La giovane autrice da lunedì 19 a mercoledì 21 maggio si confronterà con gli studenti dell’l.C. di Valdilana, di Vigliano, del Biella 3 e con gli stranieri del C.P.I.A.

La giovane scrittrice Talatou Clementine Pacmogda del Burkina Faso sarà a Biella da lunedì 19 a mercoledì 21 maggio e incontrerà gli studenti dell’l.C. di Valdilana, di Vigliano, del Biella 3 e gli studenti stranieri del C.P.I.A.

Lo farà grazie al laboratorio “Di.M.Mi” curato da NOmafiebiella ed incluso nel progetto “Muse alla Lavagna”, promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Biella, che pone al centro della proposta educativa il tema dell’identità.

Il laboratorio Di.M.Mi. (Diari Multimediali Migranti) prende spunto da un’iniziativa dell’Archivio Diaristico Nazionale di Pieve Santo Stefano (Arezzo) che, dal 2012, raccoglie anche storie di migranti con l’obiettivo di sensibilizzare i cittadini sui temi della Pace, della Memoria e del Dialogo Interculturale.

Clementine terrà anche un incontro “Raccontarsi … per conoscersi” aperto alla cittadinanza martedì 20 maggio alle ore 21.00 presso la parrocchia di Don Mario Marchiori a Ronco di Cossato

In quella occasione svilupperà una riflessione sulla condizione esistenziale di chi, lasciando il proprio paese e vivendo con sentimenti opposti tale scelta, in realtà non appartiene più al mondo che ha lasciato e non ancora a quello che incontra, rischiando così un doppio malessere: dell’emigrante (colui che parte) e dello straniero (colui che arriva).

Il momento migratorio è uno “strappo radicale”, uno sradicamento dai luoghi affettivamente significativi della propria identità e una perdita delle proprie certezze, ma è anche vero che chi parte è spesso capace di predisporsi al cambiamento.

E’ un’occasione per riflettere sul rapporto fra “sè e l’altro” agevolare il dialogo tra mondi distanti e, assumendo come denominatori l’antirazzismo e il rispetto dei Diritti Umani.

Clementine, con i suoi racconti ha dato voce alla sua storia di migrazione e integrazione in Italia, prima nel testo pubblicato dall’Archivio nell’antologia che raccoglie i racconti dei finalisti del premio “Di.M.Mi”, e poi con tre suoi libri intitolati: “Basnewende”, “Nonglem” e “Wendyam! La volontà di Dio”.

La scrittrice spiega: «La vita è una lotta e bisogna caricarsi di energia fino in fondo per affrontarla senza mai perdersi d’animo, senza mai pensare che “non puoi farcela”. Anche nei momenti più complicati non ho mai perso la speranza, la voglia di dire “ce la posso fare”.Quello che desidero dire è che nonostante le tante difficoltà, non bisogna mai rinunciare ai propri sogni, bisogna inseguirli con coraggio accettando il rischio che potranno anche non avverarsi, ma se si avverano è la gioia più grande che la vita possa darti. Ognuna di noi deve coltivare i propri sogni e cercare la via per poterli realizzare».

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