
Oggi la prima campanella per oltre 17mila studenti biellesi
Tante emozioni nel primo giorno di scuola
Un viaggio tra sorrisi, emozioni, occhi lucidi e cuori pieni di speranza.
C’è un giorno, ogni anno, che non assomiglia a nessun altro: è il “primo giorno di scuola”.
Un giorno carico di emozioni, attese, sorrisi, incertezza, aspettative e abbracci più stretti del solito.
Non importa quanti anni si abbiano, se si è genitori, studenti o docenti: la prima campanella, a ogni latitudine e in ogni ordine e grado di scuola, sa toccare corde profonde, risveglia ricordi, accende aspettative e, spesso, commuove.
Per i bambini che varcano per la prima volta la soglia della scuola dell’infanzia è un piccolo grande salto nel mondo. Si staccano dalla mano di mamma e papà con timidezza, occhi sgranati e zainetto più grande di loro.
Per i genitori, è il primo “distacco”: uno di quelli che lasciano il segno, che parlano di crescita, di fiducia, di lasciare andare per permettere di volare.
Chi entra alla scuola primaria, invece, si sente già un po’ grande. I grembiuli stirati con cura, l’astuccio pieno di matite colorate, il nome scritto ovunque: è il primo vero ingresso nel mondo della conoscenza. E con esso, arriva anche il primo confronto con regole, compagni nuovi e maestri che diventeranno punti di riferimento.
Poi ci sono i ragazzi che iniziano la scuola media: forse i più spiazzati. Non sono più bambini, ma non ancora adolescenti. Nuove materie, nuovi docenti, un ambiente più complesso da esplorare.
A loro il primo giorno chiede coraggio e flessibilità, mentre ai genitori richiede fiducia e pazienza.
Infine, gli studenti che si affacciano al mondo delle superiori. Lì il salto è netto: ci si misura con l’identità, con scelte che iniziano a delineare il futuro. Il primo giorno è una scarica di adrenalina, di aspettative, ma anche di paure: “sarò all’altezza?”, “ce la farò?”. Lo sguardo cerca volti amici, ma anche nuovi orizzonti. È qui che si iniziano davvero a sognare mestieri, passioni, carriere.
Accanto agli studenti ci sono gli insegnanti, anche loro emozionati. Per molti, il primo giorno è come salire su un palco: uno spettacolo che si rinnova ogni anno. C’è chi inizia un nuovo incarico, chi accoglie una prima classe, chi ritrova volti noti con nuove sfide. Ogni docente porta con sé un bagaglio di preparazione, ma anche una carica umana fatta di entusiasmo e responsabilità.
E poi, ovviamente, ci sono i genitori. Con il cuore diviso tra orgoglio e nostalgia, tra ansia e fiducia. Il primo giorno segna anche per loro un nuovo inizio. Ogni grado scolastico è una tappa di crescita condivisa, un passo verso l’autonomia dei propri figli.
Il primo giorno di scuola non è solo un momento di routine: è una soglia emotiva e simbolica. È il momento in cui si mettono in moto relazioni, si costruiscono legami, si piantano semi che germoglieranno nel tempo.
È il giorno dei “primi passi”, dei “nuovi inizi”, degli sguardi che si incrociano tra timore e speranza. Un giorno che parla di futuro, ma anche di presente, di una “comunità scuola, famiglie, studenti, che si ritrova e riparte, insieme.
E allora buona scuola a tutti. Con il cuore aperto e lo zaino pieno di sogni.
E sì, non vergognatevi se qualche lacrima scenderà sul vostro viso e vivete appieno ogni momento, custodendolo nell’album dei ricordi della vostra vita.
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