Ciclismo, il Gran Piemonte dei professionisti al via da Valdengo?

Mancano le conferme ma sembra che l’importante corsa sarà protagonista nel Biellese giovedì 10 ottobre

Il Giro d’Italia non resterà solo in questo anno di grande ciclismo nel Biellese. Dopo l’iconica tappa di Oropa della Corsa rosa a inizio maggio, vinta dallo sloveno Pogacar, i professionisti del pedale torneranno sulle nostre strade prima di fine stagione. Non per la ventilata gara in memoria di Marco Pantani, che dovrebbe trovare collocazione in calendario dal 2025, ma per la partenza di una grande classica del ciclismo nazionale. La 108a edizione del Gran Piemonte, infatti, salvo sorprese, avrà il via dal Biellese, più precisamente da Valdengo.

La gara, la cui prima edizione si è disputata nel 1906, dalle indiscrezioni di questi giorni si concluderà a Borgomanero, città che quest’anno ha ospitato l’arrivo di una tappa del Giro, ma dei dilettanti.

L’ufficializzazione del percorso, con sede di arrivo e di partenza, arriverà solo nelle prossime settimane da parte di RCS, la società che per conto della Gazzetta dello Sport organizza anche il Giro d’Italia. Si correrà giovedì 10 ottobre, due giorni prima del Giro di Lombardia. Sulla partenza dal Biellese sembra abbia avuto peso piuttosto rilevante la volontà della vice presidente della Regione Piemonte Elena Chiorino di portare ancora un grande evento dalle nostre parti. Bocche cucite ufficialmente, come impone il canovaccio di RCS, ma il recentissimo sopralluogo sulle strade laniere di Marco Della Vedova, responsabile percorsi della società organizzatrice, è arrivato poco dopo Ferragosto a dare ulteriore forza alla voce.

Valdengo si confermerebbe così “paese del ciclismo” dopo le due partenze del Giro d’Italia nel 2014 e 2017 e il recente passaggio proprio di quest’anno, facendo naturalmente sorridere una volta di più il suo sindaco Roberto Pella che da maggio è presidente della Lega del ciclismo professionistico.

Se ormai sono praticamente certe sede di arrivo e di partenza, non ci sono ancora conferme sul dispiegarsi del percorso che però potrebbe toccare altro del territorio biellese, a cominciare dalla città, prima di scendere nel Novarese per il tratto conclusivo e il traguardo a Borgomanero. Il tracciato, con tutta probabilità, non presenterà difficoltà altimetriche di rilievo, confermando la sua vocazione per le ruote più veloci, così come spesso successo nelle ultime edizioni.

Il Gran Piemonte, l’ex Giro del Piemonte, era partito da Cossato nel 2010 in un’edizione poi conclusa a Cherasco nel Cuneese e vinta dal belga Philippe Gilbert. Nel 2012, invece, l’arrivo a Biella con il successo del colombiano Rigoberto Uran. Altro arrivo laniero, il più recente, per la classica d’autunno nel 2019 con l’acuto del sudamericano Egan Bernal a Oropa. Prima ancora, ma qui siamo alla storia, il Giro del Piemonte era arrivato a Trivero nel 1966. Nel 2021, invece, la gara era arrivata nella vicina Valsesia, a Borgosesia.

Ora questo nuovo capitolo, che attende solo l’ufficialità, per una delle corse in linea di maggior prestigio che l’anno scorso sul traguardo eporediese di Favria aveva visto imporsi l’italiano Andrea Bagioli.

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