
(Foto di Archivio il Biellese)
Ginnastica Ritmica - Figura di spicco a livello mondiale come atleta e allenatrice. Aveva 80 anni: venerdì alle 15 in Duomo il funerale
Biella
Lo sport biellese perde una delle sue figure storiche. Ha lasciato la vita terrena all’età di 80 anni Anna Miglietta Ruffa, figura di spicco della ginnastica italiana, prima come atleta, poi come allenatrice e dirigente. Carattere deciso, come quello del marito Franco Ruffa, scomparso nell’agosto del 2014 all’età di 66 anni, Anna Miglietta è stata punto di riferimento per tante giovane atlete che ha cresciuto nello sport e nella vita: nel Biellese ha legato per tantissimi anni il suo nome a quello della Pietro Micca, prima di fondare insieme al marito nel 1996 la Ginnastica La Marmora di cui è stata presidente dalla morte di Franco.
Per “disegnarne” la grandezza dal punto di vista sportivo, basti dire che è autrice di uno dei testi di riferimento del mondo della ginnastica intitolato “Storia, tecnica e didattica della Ginnastica Ritmica” e tra le sue pubblicazioni c’è anche “Giochiamo la ginnastica” un libro che è compendio fondamentale per l’attività motoria dei bambini e delle bambine dai 3 ai 10 anni .
La sua carriera agonistica, iniziata nel 1956, l’ha portata a partecipare ai Campionati del Mondo svariate volte, conquistando nel 1971 a L’Avana la prima storica medaglia di bronzo per l’Italia nella ginnastica ritmica. Successivamente, come assistente dell’allenatrice Rosa Rosato, ha guidato la squadra azzurra alla vittoria dell’oro all-around ai Mondiali di Madrid del 1975 con tre biellesi da lei allenate (Milena Bollino, Paola Buzzo, Maria Claudia Pedrazzo), un’impresa che sarebbe stata eguagliata solo molti anni dopo nel 2009. Nel 1977 ha portato la Nazionale al sesto posto mondiale a Basilea.
Nel corso della sua carriera, è stata direttrice tecnica regionale in Piemonte, consigliera della Federazione Ginnastica d’Italia e ha allenato anche Emanuela Maccarani, attuale Direttrice Tecnica Nazionale. Per i suoi meriti, nel 1985 è stata insignita del titolo di Cavaliere al merito della Repubblica Italiana da Sandro Pertini e Bettino Craxi. Nel 1994 è stata premiata dal CONI e dalla Federazione per i suoi successi internazionali.
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