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Domenica 09 Febbraio 2025
Federica Pellegrini per 1500: un’altra grande serata di sport
Campioni Sotto le Stelle - Il talk show organizzato dal comune di Biella ha portato “La Divina” al Forum: aneddoti, segreti e tanti autografi
Biella
Un grande successo. Possiamo riassumere così la serata andata in scena lo scorso sabato nell’ambito dell’evento “Campioni sotto le Stelle” con protagonista Federica Pellegrini, prima donna a partecipare alla rassegna organizzata dal Comune di Biella.
“La Divina”, che il prossimo 28 luglio entrerà nella Hall of Fame del nuoto (la seconda azzurra a riuscirci dopo Novella Calligaris), è stata accolta da un numeroso pubblico che ha gremito il parterre del Biella Forum (1500 i presenti secondo quanto comunicato dall’assessore Moscarola) per assistere alla sua chiacchierata insieme al giornalista biellese Alessandro Alciato. Una serata nella quale si è raccontata senza maschere e con la schiettezza che l’ha sempre contraddistinta nel corso di una carriera che l’ha portata ad avere tanti ammiratori, ma anche diversi contestatori perché non si può piacere a tutti, specialmente quando non hai problemi ad esprimere la tua opinione.
A Biella per la seconda volta dopo la sua partecipazione da atleta alla Coppa Brema alla Rivetti, Federica Pellegrini ha raccontato tanti aneddoti della sua carriera in piscina e non solo (compresa la recente partecipazione a “Ballando con le Stelle” conclusa al secondo posto) anche grazie agli interventi video di Milly Carlucci e del presidente del CONI Giovanni Malagò.
Gli inizi in acqua dove fin da subito si è sentita nel suo elemento naturale, la lotta con la bulimia in età adolescenziale, superata con il supporto psicologico di un professionista, e poi la competizione, qualcosa che ha sempre avuto nelle vene e che l’ha portata a grandi successi.
Ma anche i momenti difficili, superati grazie a una “fame” che l’ha guidata ogni giorno, fino al ritiro dalla vasca, e che continua a essere alla base della sua esistenza in tante grandi sfide che l’attendono nel prossimo futuro, prima tra tutte la lotta per l’uguaglianza femminile nello sport come nella vita di tutti i giorni.
Commovente il ricordo di Alberto Castagnetti, allenatore e figura fondamentale nella crescita della Pellegrini: «Mi sono trasferita a Verona per lui, sono stati tre anni tosti e non sempre belli, ma abbiamo vissuto una crescita continua coronata con la settimana ai Mondiali di Roma nel 2009 dove mi sono sentita veramente imbattibile: ha creduto in me in un momento non semplice. Mi ha fatto amare la fatica fisica in allenamento, rivoluzionandomi dal punto di vista psicologico quando combattevo gli attacchi di panico in acqua».
Presenti in sala tantissimi giovani atleti delle società biellesi e non, a caccia di un selfie o di un autografo. Il mito di Federica Pellegrini resiste al tempo ed è più vivo che mai.
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