Rally: il fascino senza tempo del “Monte Carlo” - Fotogallery

Piazza Vittorio Veneto e viale Matteotti a Biella gremiti di gente giovedì sera per il transito delle auto storiche del rally più famoso del mondo: migliaia di persone accomunate dalla passione per i motori. Un grande regalo di ACI Biella

Un palco degno di un rally mondiale, un pubblico da rally mondiale. Il centro di Biella si è vestito a festa ieri sera, giovedì, per il passaggio in città delle auto del Rally Monte Carlo Historique in avvicinamento al Principato dove arriveranno oggi provenienti da 4 città differenti: le 140 vetture transitate da Biella sono partite da Milano, ma ce ne sono anche 82 che hanno preso il via da Reims in Francia, 19 da Bad Hombourg in Germania e 6 addirittura da Glasgow in Scozia. Tutte loro da domani saranno in gara sino al 6 febbraio in numerose e massacranti prove speciali per un totale oltre 1600 chilometri dei quali circa 330 cronometrati.

Per Biella questo passaggio è stato un evento unico nel suo genere, regalato agli amanti dei motori da Andrea Gibello e dall’Automobile Club di Biella. Piazza Vittorio Veneto e l’adiacente viale Matteotti erano gremiti all’inverosimile: ben più di mille, fors’anche duemila, difficile quantificarle, ma erano davvero tante, le persone che si sono assiepate dietro le transenne per vedere dal vivo dei veri pezzi di storia del rallysmo mondiale.

Grande attesa soprattutto per le Lancia Delta, per le immortali Stratos ed esaltazione al massimo al passaggio della Ferrari 308GT. Ma c’è da dire che ogni macchina ha avuto applausi, perché davanti a tanta bellezza davvero non si può rimanere impassibili.

Il presidente ACI Italia Angelo Sticchi Damiani dall’interno della sua vettura, ha speso parole d’elogio sottolineando «il grande calore della città di Biella, da sempre grande amante e competente in tema rallystico».

Biella ancora una volta ha risposto presente ad un evento motoristico: sicuramente perché il dna di questa città è mescolato indissolubilmente con il mondo del motorsport, ma anche e soprattutto perché quando si fanno bene le cose si viene premiati in questo modo

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