Una grandissima prestazione e una medaglia tricolore: domenica pomeriggio ad Ancona Stefania Biscuola ha fatto il bis conquistando nuovamente il bronzo tricolore sugli 800 metri ai campionati italiani indoor di Atletica Leggera. L’atleta dell’Arcobaleno Savona, classe 1992, ha chiuso in 2’06”58 ottenendo il personale indoor con un miglioramento di 70 centesimi rispetto al precedente siglato sempre ad Ancona esattamente un anno fa. L’oro è andato a Elena Bellò (Fiamme Azzurre, 2’05”58”, già campionessa d’Italia nel 2018) davanti a Eloisa Corio (Fiamme Azzurre, 2’05”74), mentre al quarto posto si è piazzata Joyce Mattagliano (Esercito, 2’07”01), argento l’anno scorso. Tutte atlete con svariate presenze in nazionale. Nella foto (Colombo/Fidal) il podio tricolore.
Che effetto fa confermarsi su questa distanza mettendo dietro anche un’atleta professionista, lo racconta Stefania Biscuola: «Sono felicissima. Alla vigilia ero consapevole di quanto sarebbe stata dura la gara visto il lotto di partenti e la possibilità di un ritmo elevato. Ma non vedevo l’ora, tutto sommato ero tranquilla per la gara e pure piuttosto arrabbiata per la prestazione pessima del giorno prima». Biscuola ha avuto una condotta coraggiosa stando sempre con le migliori e trovando negli ultimi metri uno spunto fondamentale per la medaglia: il suo sorpasso a circa 40 metri dall’arrivo su Mattagliano rimarrà memorabile.
«La medaglia è la stessa dello scorso anno, ma ha un peso completamente diverso per mille motivi, avversarie in primis», conferma l’atleta. L’impresa di Biscuola deve essere di esempio per tanti atleti: la sua storia sportiva è fatta di tanto sacrificio, allenamenti in ogni condizione e soprattutto una grande motivazione a voler raggiungere dei risultati: «Non è sempre facile riuscire a conciliare lo studio o il lavoro con gli allenamenti, inoltre bisogna considerare anche la difficoltà dettata dalla mancanza di impianti al coperto in zona: io mi alleno al freddo, magari sotto zero, e sicuramente sono svantaggiata rispetto a chi ha la possibilità di farlo al caldo. Ma non demordo: ho fatto una scelta di vita, allungando i tempi dei miei studi e ora voglio godermi questo anno di sport al massimo: investire su se stessi paga, paga sempre». La “garaccia” della quale ha parlato Biscuola è quella sui 1500 del giorno precedente: sulla distanza più lunga ha terminato in 8ª posizione correndo in 4’46”51, suo primo crono ufficiale indoor, lontano dai tempi all’aperto. Conclude Biscuola: «Quella non ero io: io sono questa, che ama correre e lo fa mettendosi in gioco davvero». Una “stecca” è umana e chissà che non sia stata proprio quella delusione a darle una spinta in più il giorno successivo.
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