Inaugurata la pista di atletica di Biella

Impianti sportivi - Sarà ora a disposizione di atleti, società e scuole, con alcune limitazioni

Lo stadio di Biella torna ad avere la sua pista di atletica leggera. Giacomo Moscarola, assessore allo sport del comune di Biella e Antonio Pusceddu, funzionario dell’ufficio sport l’hanno presentata ufficialmente mercoledì pomeriggio alla stampa locale alla presenza di Clelia Zola, presidentessa della Fidal Regionale, e di Vichy Meliga, presidente di Bugella Sport, e Fausto Riccardi, presidente dell’Unione Giovane Biella.

Un piccolo gioiello incastonato all’interno dello stadio La Marmora-Pozzo tornato agli antichi splendori grazie agli investimenti cospicui dell’amministrazione comunale, peraltro non ancora terminati: presto inizieranno quelli per rinnovare l’illuminazione e nell’anno nuovo quelli per la riqualificazione dei due settori C della tribuna principale e per il restyling dellla zona di ingresso.

Dice Giacomo Moscarola: «Un grosso investimento da parte del comune, circa 900mila euro, per un intervento radicale: la pista non è stata solo coperta con una nuova come accaduto in passato, ma si è partiti dal sottofondo, andando anche ad eliminare il dislivello di circa 20 centimetri che c’era tra una curva e l’altra. Contestualmente sono stati rifatti gli spogliatoi e spostato il muro di cinta affinché rispondesse anche alle attuali norme di sicurezza».

Bugella Sport e Ugb Biella, le due società cittadine potranno dunque tornare a fare attività quasi completa. Al momento mancano ancora le pedane dei salti, che sono in arrivo, come ha sottolineato Antonio Pusceddu. Mentre rimane il punto interrogativo sui lanci: su questo si discuterà tra tutte le parti, ovvero società locali di atletica, amministrazione comunale e Juventus che ha in cura il manto erboso.

Clelia Zola ha parole importanti: «Un’emozione forte vedere un impianto così bello. Ora bisognerà trovare le giuste sinergie tra la parte pubblica e quella federale sportiva, ma sono certo che avverrà»,

L’impianto sarà aperto dalle 8 del mattino alle 20 e potrà anche tornare fruibile dalle scuole cittadine, con precise regole di utilizzo e di senso civico.

Conclude Zola: «Troppo spesso la “cosa” comune non viene rispettata: uno stadio è paragonabile a un luogo sacro, e lo dico da cattolica praticante, quindi è necessario che come tale venga trattato da tutti coloro che ne usufruiranno».

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