Roffino fa poker alla AppleRun e poi annuncia il suo ritiro

Valeria Roffino a 34 anni non smette di mietere successi, ma la notizia di questo fine settimana non è solo l’ennesima vittoria di una carriera lunga e prestigiosa: l’atleta di Occhieppo, infatti, ha dichiarato ufficialmente che smetterà di gareggiare. Una decisione maturata da tempo, “spifferata” a parenti e amici già dall’inizio dell’anno e che ora diventa realtà.

Dai primi successi nel 2001 a soli 11 anni, all’ultimo venerdì scorso a Cavour in occasione della Apple Run, sono tantissimi i titoli italiani e le maglie azzurre collezionate.

E sono milioni i chilometri macinati dalla “Valeriotta” come spesso è stata soprannominata dalla coach Clelia Zola, punto fermo della sua vita sportiva sin dai primi passi nel mondo dell’atletica e ancora oggi pronta a spingerla a dare il meglio in ogni occasione.

Della vita sportiva (e non) di Roffino ne scriveremo anche nel secondo numero del nostro mensile BiSport, in edicola venerdì 29 novembre: sarà lei il personaggio copertina. Non perdetevelo.

La applerun a Cavour

Intanto c’è da celebrare il successo a Cavour, alla AppleRun, una gara a lei molto cara, tant’è che quello di venerdì scorso è il quarto primo posto. Circa 900 i partecipanti tra cui 227 donne, impegnate su un percorso certificato di 10 chilometri. Roffino ha vinto con il tempo di 34’18” davanti a Eleonora Vandi (Avis Macerata, 35’38”), Sofia Cafasso (Cus Torino, 35’45”), Sarah Aimee L’Epee (Roata Chiusani, 35’50”) e, al quinto posto, la biellese dell’Atletica Saluzzo Matilde Bonino, prima di categoria Promesse in 36’08”.

Una gara che ha avuto anche un paio di fuoriprogramma tanto curiosi quanto pericolosi: dopo il passaggio dei primi, una mandria di mucche è scappata al controllo dei pastori è ha iniziato a correre all’impazzata a fianco degli atleti, colpendone anche alcuni: due in particolare, portacolori di un team torinese, hanno fatto ricorso alle cure del pronto soccorso venendo comunque ben presto dimessi.

Un episodio vissuto in diretta dalla stessa Roffino: «Intorno al secondo chilometro ci siamo trovati con queste mucche che correvano fortissimo, più di noi perché le ho avute davanti per almeno un chilometro. Stavamo viaggiando intorno ai 3’30” al chilometro (poco meno di 18 km orari, ndr) e non è stato piacevole vedersele lì a pochi metri, anche perché erano moltissime».

Ma non solo mucche: a completare la giornata “animalesca” anche la presenza di un mulo in un’altra parte del tracciato. In quel frangente ha invece galoppato per un tratto dietro a Matilde Bonino, l’altra biellese in gara. Insomma, tutt’altro che una gara senza emozioni.

Il ritiro dall’attività e il futuro

A termine gara si è sparsa la voce che quella sarebbe stata l’ultima corsa su strada ufficiale di Roffino, con un tam tam mediatico che ben presto ha reso virale la notizia anche sui social.

Valeria conferma: «Sì, ho gia da tempo deciso di smettere l’attività e questa in effetti sarà la mia ultima gara su strada. In questo periodo continuerò ad allenarmi perché prenderò parte alla 5 Mulini a San Vittore Olona il 17 novembre. Quella dovrebbe essere proprio l’ultima: uso il condizionale perché si tratta di una prova qualificante per gli Europei. Non credo di poter rientrare ancora una volta in Nazionale, ma non si sa mai. Se fosse, a quel punto avrei ancora il cross a Trieste del 24 novembre».

Sul suo futuro Roffino è chiara: «È arrivato il momento di congedarsi dal Gruppo Sportivo delle Fiamme Azzurre. Ma aggiungo che queste saranno davvero le mie ultime gare: molto difficilmente proseguirò solo per passione. Questi anni sono stati molto impegnativi e io sono troppo competitiva per partecipare così tanto per fare. Mi concentrerò ancor più sulla mia famiglia e sul mio futuro lavoro, perché uscita dal gruppo sportivo, entrerò come effettiva nella Polizia Penitenziaria. Con che ruolo lo vedremo, ora è prematuro parlarne perché è tutto in fase embrionale».