DOMENICA AL FORUM ROSSOBLU IN CAMPO CONTRO LA CORAZZATA UDINE
COACH ZANCHI: «LORO SUPER FAVORITI, NOI IN CAMPO PER PROVARCI COMUNQUE»
Biella Forum. Trentacinque giorni dopo il trionfo contro Mantova, l'Edilnol tornerà in campo domani alle 18 al Forum contro la capolista Apu Udine dell'ex Michele Antonutti.
Una missione quasi impossibile per capitan Infante e compagni, che solo da pochi giorni hanno ripreso ad allenarsi al completo. L'unico ancora ai box è il play Tommaso Bianchi, impegnato in un lavoro differenziato con il preparatore Roberto Marocco dopo un mese di stop.
Solo domenica si deciderà se impiegarlo per qualche minuto o (più probabilmente) concedergli ancora un turno di sosta in vista della delicata trasferta di domenica 30 a Capo d'Orlando.
Coach Andrea Zanchi parla della sua squadra e del rischio di assistere a un campionato stravolto dal coronavirus.
D. Coach, che torneo sarà dopo un mese senza partite e con il Covid che sta dilagando?
R. Indecifrabile e impronosticabile. Ogni settimana le squadre potrebbero mutare il loro roster, senza sapere con quali giocatori potranno scendere in campo.
L'unica nora positiva è che siamo tutti sulla stessa barca, ma non è certo la condizione ideale nella quale tornare a giocare.
D. Non sarebbe stato meglio aspettare ancora qualche settimana? Così si rischia di perdere l'equità competitiva.
R. Non solo, il rischio maggiore è generare altri focolai e, allo stesso tempo, esporre gli atleti a gravi infortuni. Un giocatore perde il 40% della propria condizione fisica dopo quattro giorni di stop, figuriamoci se deve stare fermo otto/dieci giorni. La verità è che, come accaduto più volte in passato, in questa lega manca l’unione di intenti. Se non si rema tutti nella stessa direzione non si ottiene nulla.
D. I nuovi protocolli medico-sportivi legati al "return to play" (ancora in attesa di approvazione) potrebbero facilitare un po' le cose.
R. Certamente, ma non basta. Le statistiche dicono che entro metà febbraio il 50% della popolazione europea verrà contagiata. Penso che in questo momento si debbano fare riflessioni più profonde: la priorità non dovrebbe essere giocare a ogni costo, ma salvaguardare la salute di atleti, staff tecnici e tifosi.
D. Biella aveva concluso il 2021 con due vittorie, conquistate dopo 10 ko consecutivi. Quanto rammarico c'è per non aver potuto proseguire la vostra corsa?
R. Tanto. Non sappiamo come sarebbe andata a finire se avessimo potuto giocare subito contro Milano in trasferta e Trapani in casa. Avevamo raggiunto una condizione psico fisica eccellente, che probabilmente ci avrebbe consentito di raccogliere i frutti del duro lavoro fatto da inizio stagione.
D. In che condizioni è la squadra e come avete gestito queste settimane anomale?
R. Il morale è alto, ma non ci siamo allenati al completo per un mese. Gestire la ripresa in mezzo a così tante problematiche è molto complicato. Perciò stiamo cercando di non stressare troppo i ragazzi dal punto di vista fisico, privilegiando la qualità del lavoro alla quantità.
D. Da quali certezze e con quali dubbi riparte il vostro campionato?
R. Abbiamo affrontato grandi ostacoli, in un percorso complicato che ci ha permesso di crescere ed essere competitivi. A metà stagione sappiamo di poterci giocare le nostre chance di salvezza, ma al tempo stesso siamo consapevoli che questo gruppo, per rendere al meglio e soprattutto per migliorare, ha bisogno di allenarsi tanto e ad alta intensità. Purtroppo dal 20 dicembre in poi è stato impossibile farlo.
D. La sfida a Udine è una di quelle sulla carta scontate. Come la affronterete?
R. Prima di tutto con la certezza di avere poco da perdere. I nostri avversari sono oggettivamente superiori a qualunque altra squadra del girone, grazie a un roster profondo, con talento e un impatto fisico incontenibile a questo livello. Proveremo a giocare la nostra partita, con l'obiettivo di ritrovare ritmo e migliorare la condizione generale in vista della sfida a Capo d'Orlando, che potrebbe essere decisiva per l'andamento della stagione.
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