Spesso lontano dalle luci della ribalta, esemplare ogni giorno in allenamento, sempre prodigo di consigli verso i più giovani con una sola mission, alzare la qualità del gioco di squadra rendendo protagonisti i compagni. Tim Bowers non avrà numeri, picchi di rendimento ed il talento di Mike Hall, ma è un giocatore che regala equilibrio al gioco di squadra e tranquillità nei momenti di difficoltà.
Quanto il suo rendimento incida sul gioco e sui risultati del team è emerso in modo evidente nelle quattro partite a cavallo tra metà febbraio e metà marzo, quando l'ex Jesi ha prodotto appena 9.7 punti di media con il 37% da due, il 33% da tre e solo due liberi tentati. Per i rossoblù sono arrivate tre sconfitte, per Bowers un confronto con coach Carrea ed il gm Sambugaro.
Se lo staff tecnico ha chiesto al giocatore una maggior aggressività, Bowers ha espresso il suo punto di vista, nella direzione di un gioco nel quale la palla fosse meno in mano a capitan Ferguson, togliendo un pò di peso dalle spalle del numero 3.
La risposta del giocatore sul parquet di Voghera è stata da campione, non solo per i 19 punti, ma per l'aggressività sui due lati del parquet (5 falli subiti con 8 liberi tentati).
Alla vigilia dell'attesissimo derby contro la Junior Casale, la guardia rossoblù da la carica ai suoi: «Un derby non è mai una partita come le altre, specialmente se si gioca in un palazzetto ed in un'atmosfera come quelle di Biella. Sappiamo che giocheremo contro la prima in classifica e ci ricordiamo bene come andò a finire all'andata, perciò avremo sicuramente extra stimoli da mettere in campo fin dalla palla a due. Una cosa è certa, domenica saremo pronti».
Sul suo ruolo in campo Bowers ha le idee chiare e le esprime così: «Come ho fatto contro Tortona, proverò ad essere sempre più aggressivo d'ora in poi, anche perché sarò più coinvolto nel gioco di squadra. Determinante però sarà la qualità del nostro gioco e la capacità di chi sarà sul parquet di tenere sempre alte intensità e concentrazione».
Tre mesi fa Bowers aveva confessato di non avere certezze sul proprio futuro agonistico. A 36 anni l'americano è ancora in perfetta forma, ma non ha ancora deciso se e dove continuerà a giocare: «Mi sento bene, ma solo a fine stagione deciderò assieme al mio procuratore cosa fare. Chiudere la carriera a Biella? Perché no, qui mi sono trovato molto bene da ogni punto di vista ed è un'ipotesi da tenere in considerazione».
Appunti da segnare sul taccuino per il gm Marco Sambugaro, che sta già lavorando alla costruzione della squadra 2018-2019.
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