Basket, la difesa di Biella contro il super attacco di Latina
L'attacco principe del girone (88.4 punti a partita) contro la prima difesa (70.6 punti subiti), la miglior valutazione delle 16 squadre al via del torneo (98.7) contro quella che concede meno agli avversari (68.5 di valutazione media).
Latina-Biella, palla a due domani alle 18 al Pala Bianchini, sarà una sfida tra due squadre che interpretano in modo differente la pallacanestro.
«Da una parte ci sarà la grande qualità dei nostri avversari, dall'altro la nostra capacità di mantenere alta la tensione emotiva dopo tre vittorie consecutive» dice coach Michele Carrea. «Non possiamo permetterci di giocare in modo supponente, anzi dobbiamo riuscire a mettere in campo la stessa cattiveria agonistica che abbiamo avuto in questo periodo, figlia di risultati iniziali che non rispecchiavano la qualità del nostro gioco».
La squadra di Gramenzi può essere devastante in attacco (solo una volta sotto gli 80 punti), è reduce dall'incredibile vittoria 109-106 sul campo della sorpresa Bergamo ed ha vinto cinque delle sei partite nelle quali ha superato quota 90.
Biella ha segnato 82.7 punti di media nelle ultime tre partite (con 96.7 di valutazione) e con Massone in campo ha trovato molte più soluzioni in attacco. Accettare di giocare ai ritmi di Latina però potrebbe rivelarsi troppo rischioso: «Sarebbe un errore giocare al "corri e tira", così come si rivelerebbe controproducente addormentare i ritmi» sottolinea l'allenatore rossoblu «dobbiamo essere spregiudicati in attacco, senza che questo intacchi la nostra efficacia difensiva. Possiamo anche prendere tiri rapidi, purché la scelta sia fatta con un sufficiente bilanciamento».
Due play maker di talento ed esperienza come Lawrence (compagno di Wheatle nella nazionale britannica) e Tavernelli, esterni in grado di colpire da fuori ma anche di giocare spalle a canestro come Fabi e Baldassarre, lunghi che al fisico abbinano una buona tecnica (Cucci, Allodi ma soprattutto l'americano Carlson). Il denominatore comune del roster laziale è la capacità di saper giocare senza palla: «È complicato giocare tentando di intaccare i loro meccanismi offensivi. Perciò dovremo puntare sulle responsabilità individuali sia in attacco che in difesa, giocando fin dall'inizio con aggressività e fisicità» continua Carrea. «Abbiamo un vantaggio di atletismo e rapidità con le nostre guardie e dovremo cercare di farlo valere».
La classifica è ancora molto compatta e se da un lato invita alla prudenza (terz'ultimo posto 6 punti sotto i rossoblù), dall'altro autorizza a sognare: con sette squadre a quota 14 punti (Biella attualmente nona) una vittoria potrebbe lanciare i rossoblù verso le final eight di coppa, obiettivo nemmeno immaginabile ad inizio stagione: «Questa sfida sarà un buon indicatore per le nostre ambizioni. Un conto è giocare quando hai solo due punti di vantaggio sui play out, un altro è farlo adesso che ne abbiamo sei» conclude il coach. «Sarà determinante la capacità di mettere in campo l'energia ed il desiderio che ci hanno permesso di avere fin qui un ottimo rendimento. Come sempre, ci proveremo».
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