Calcio, la città di Biella rende onore a capitan Mazzia nel decennale della sua scomparsa
Posta una gigantografia-ricordo all’ingresso degli spogliatoi dello stadio Pozzo
La città di Biella rende onore a capitan Lorenzo Mazzia, storica bandiera della Biellese 1902, nel decennale della sua scomparsa avvenuta il 29 dicembre 2010. E lo fa con la posa di una gigantografia in ricordo del calciatore all’ingresso degli spogliatoi dello stadio Pozzo-La Marmora, dove è già presente una targa a lui dedicata. La cerimonia, in forma riservata per evitare assembramenti, si è svolta questa mattina alla presenza dei familiari e degli amici più cari. In rappresentanza dell’amministrazione il sindaco Claudio Corradino e il vicesindaco Giacomo Moscarola.
Ad aprire gli interventi un toccante ricordo del consigliere comunale Corrado Neggia, presidente della Commissione Sport, e già addetto stampa della società bianconera negli anni della grande scalata e della militanza in serie C2 tra i professionisti. Nonostante il momento di ricordo in un clima familiare, in tanti hanno voluto portare il loro saluto. Presenti i compagni di squadra Davide Vagnati, oggi direttore sportivo del Torino F.C., Marco Girelli, Pippo Gerardi, Fulvio Scaramuzzi. Hanno voluto far sentire la loro vicinanza anche il manager Sandro Turotti, che portò capitan Mazzia a vestire il bianconero, mister Luca Prina e lo storico dirigente Piero Guercio. A portare un pensiero anche il presidente de La Biellese Luca Rossetto, che oggi raccoglie con il suo staff il testimone con il sogno di riportare il calcio laniero ai fasti del passato.
Con 557 presenze, con otto campionati consecutivi da capitano tra i professionisti, Lorenzo Mazzia resta il giocatore più rappresentativo della storia della Biellese. Hanno voluto recapitare dei messaggi anche mister Bacchin, il presidente Ghirlanda, i giocatori Mascheroni e Gualtiero Mosca.
Visibilmente emozionata la famiglia Mazzia, a partire dalla mamma Annamaria e papà Bruno, la moglie Elena accompagnata dalle due figlie. Il sindaco Claudio Corradino si è stretto a parenti e amici con la consegna di un mazzo di fiori: «Il fatto che oggi siamo tutti qui - dice il primo cittadino -, ben spiega cosa ha rappresentato Lorenzo Mazzia, la sua persona dovrà essere d’esempio per i giovani e per il futuro del nostro calcio». Il consigliere Corrado Neggia ha voluto ricordare la figura non solo dello sportivo, ma anche dell’uomo fuori dal campo. Mentre il vicesindaco Giacomo Moscarola ha raccontato quando ancora ragazzino andava ogni domenica allo stadio per tifare Biellese e Mazzia. Parole toccanti anche da parte del direttore sportivo granata Davide Vagnati: «Oggi sono qui non come dirigente del Torino, ma come amico di Lorenzo e di tutti voi, è stato il mio capitano e negli anni continuo a portarlo d’esempio per il suo atteggiamento che aveva con tutti all’interno dello spogliatoio».
© RIPRODUZIONE RISERVATA