«La fusione tra Fulgor Ronco Valdengo
e Chiavazzese è un incastro perfetto!»

Calcio Promozione - Intervista a Gianni Fregonese e a Massimo Lorena, presidenti delle due società “fondatrici”. Gli obiettivi sono ambiziosi: «Quattro squadre nei regionali e subito il salto nel campionato di Eccellenza»

Mancano ancora alcuni “passaggi” burocratici, ma ormai la fusione tra la Chiavazzese e la Fulgor Ronco Valdengo è cosa certa. Un matrimonio sportivo che non può che dare una spinta al movimento calcistico biellese. Ne abbiamo parlato con Massimo Lorena, attuale presidente della Chiavazzese (e futuro vice presidente della nuova società) e Gianni Fregonese, presidente della Fulgor e prossimamente della Fulgor Chiavazzese RV: così si chiamerà la nuova società, che avrà sede a Biella Chiavazza in piazza XXV Aprile e disputerà le sue partite interne del campionato di Promozione a Valdengo. Definiti anche i colori sociali che saranno il blucremisi, mentre il logo sarà tutto nuovo, ma con continuità rispetto al passato, mantenendo i simboli identificativi delle società partecipanti alla fusione.

Presidente Lorena, sembra stia nascendo una bella realtà. Cosa possiamo dire al momento?

La fusione avviene tra due storiche società del Biellese che hanno scritto pagine importanti. Mettendo insieme Chiavazzese e Fulgor Ronco Valdengo abbiamo trovato un incastro perfetto sia per quanto riguarda il settore giovanile sia per la prima squadra. Noi con le annate 2010 abbiamo vinto il campionato, loro lo hanno vinto con i 2008 e i 2009. Inoltre stiamo mettendo insieme una compagine 2011 molto competitiva. Sulle prime squadre possiamo sintetizzare così: loro sono andati bene all’inizio e un po’ meno bene alla fine, noi abbiamo fatto esattamente il contrario, quindi l’anno prossimo speriamo di fare bene dall’inizio alla fine...

Presidente Fregonese, unione di intenti ma anche unione di forze...

Assolutamente sì. Una fusione tra due realtà così è importante per cercare di ottenere dei risultati di un certo tipo, ma è anche vero che costi, burocrazia, mancanza di “vocazione” ad impegnarsi nello sport, ci portano a dover unire le forze. Io sono qui da 40 anni e vedo sempre le stesse facce in giro per i campi: io e Massimo, da presidenti, sappiamo quanto sia gravoso l’impegno e da tempo non c’è più il ricambio generazionale. Trovare persone che vogliano impegnarsi con continuità dopo il lavoro, tutti i sabati e tutte le domenica, è difficilissimo. Quando ero giovane io non c’era altro e appassionarsi alla squadra del proprio paese era più facile. Oggi ci sono tante opportunità e stimoli diversi.

Massimo concorda?

Assolutamente sì: la crisi è solo sul volontariato. Io sono nato come volontario, ho fatto tutta la “gavetta” passando da genitore a dirigente a presidente, come volontario. Oggi trovare volontari è complicato e quindi tutto diventa molto difficile quando la struttura è numericamente importante.

Parliamo di obiettivi ora. Gianni, cosa dobbiamo aspettarci dalla prossima stagione?

L’anno prossimo c’è l’ambizione di avere quattro formazioni regionali nell’agonistica con rose complete di 20 atleti e di incrementare tutto quanto sta sotto, dal 2012 al 2018. Parliamo di più di 160 atleti. E per la prima squadra proveremo a salire in Eccellenza. Noi ci siamo già stati e speriamo di tornarci in fretta insieme: se direttamente o tramite i playoff lo dirà il campo.Salire in Eccellenza sarebbe il modo migliore per far decollare tutto il settore giovanile. Uniamo due squadre che hanno fatto bene, abbiamo buoni giocatori, qualcuno arriverà. I presupposti per fare bene ci sono tutti. Quindi non ci nascondiamo, con la consapevolezza che conquistare un obiettivo importante non farà altro che consolidare questa scelta di unirci, dimostrando che è qualcosa di vincente.

Massimo, la Chiavazzese è sempre stata “protagonista” anche sui social e su internet. Sarà così anche per la nuova società?

Questo è un punto che mi sta molto a cuore. Proseguiremo su quella falsariga perché credo molto nella tecnologia, sia sui social, sia sui campi da gioco. In società abbiamo cercato di limitare l’uso della carta, tutti ormai hanno uno smartphone e l’uso dei QR code per rimandare al sito è così comodo. Oltre a Facebook verrà attivato anche un canale Instagram e abbiamo in mente altre belle iniziative. L’immagine della società è importantissima anche nel mondo social, oltre che in quello reale.

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