Di questi tempi del Giro d’Italia e del suo percorso in stagioni normali già si sarebbe saputo tutto. Quest’anno, con gli strascichi del 2020 e di una stagione che dire anomala è poco, se ne sarebbe dovuto sapere di più a partire da queste ore.
Rcs, che organizza la corsa rosa, infatti per oggi aveva fissato l’annuncio e la presentazione della Grande Partenza del Giro numero 104. Che, stando alle voci e alle indiscrezioni, sarebbe tutta piemontese nelle sue prime tappe e, colpo di scena delle ultime ore, anche un poco biellese. Avrebbe perchè all'ultimo è arrivato un post che ne annunciava il rinvio ai prossimi giorni. Segno evidente di qualche incertezza o dettaglio ancora da sistemare. Fino a ieri sera le cose stavano come cerchiamo di spiegare nelle righe che seguono.
Il via dell’8 maggio dovrebbe essere da Torino con una cronometro individuale. Poi il toto-tappe fino a ieri l’altro dava per certe le mete verso Verbania prima e verso l’alessandrino poi per la terza frazione. Da settantadue ore, invece, sembrano cambiate le carte in tavola di un tracciato mai così incerto come per questo 2021 dove il Giro si correrà nelle sue abituali date di maggio (il via l’8, la conclusione il 30) dopo l’edizione di ottobre del 2020.
Il rimescolamento sembra aver riportato all’attenzione Biella e il Biellese. Veniamo al punto. Ferma la prima tappa a Torino, la corsa potrebbe poi dipanarsi dal Torinese verso Novara e nella terza frazione da Biella (o un paese comunque del Biellese) verso Alba. C’è chi, invece, in uno scenario francamente troppo piemontese farebbe addirittura slittare la possibile Biella-Alba al quarto giorno per l’inserimento di un’altra tappa tutta nel Torinese.
Conferme ufficiali naturalmente non ne arrivano neanche a chiederle, come di prassi in questi casi, ma la sensazione che qualcosa di vero possa esserci appare certa, con la Regione Piemonte a muovere assieme ad Rcs partenze e arrivi sul territorio.
Quel che è sicuro è che Biella e il Biellese sono ormai da anni sul taccuino del direttore del Giro Vegni e del suo vice Allocchio: i rapporti con gli amministratori biellesi - da Corradino a Pella per fare due nomi - sono ottimi e agevolati da quella che si può considerare una buona amicizia.
Inoltre di confermato c’è che proprio la Città di Biella non più tardi di un mese e mezzo fa ha inoltrato a Rcs ufficiale richiesta per avere una tappa a cronometro Biella-Oropa che vorrebbe una bella partenza dalla moderna Accademia dello Sport, grazie all’appoggio della famiglia Lunghi, e l’arrivo al Santuario. Ma per quella, evidentemente, nonostante rapporti ben consolidati, bisognerà aspettare almeno il 2022 se non il 2023.
Nell’attesa il colpo di scena di questi giorni potrebbe far rivivere con un po’ di anticipo la passione del Giro dalle nostre parti (manca dal 2017 dove ci fu l’arrivo di Oropa e la ripartenza da Valdengo) per una partenza che naturalmente potrebbe e dovrebbe fare i conti con le limitazioni legate al Covid.
Il Giro 2021 nel suo percorso sarebbe in Piemonte anche alla vigilia della sua chiusura con la terzultima tappa con l’arrivo all’Alpe di Mera in Valsesia e la ripartenza da Verbania il giorno seguente. L’arrivo finale potrebbe essere ancora una volta a Milano.
Da oggi avremmo dovuto saperne di più sulla partenza piemontese. La Grande partenza, che rincorrendo le voci delle ultime ore dovrebbe essere una grande cosa anche per il nostro territorio. Ancora qualche giorno e si saprà.
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