Il RallyLana 2024 si presenta
Ecco il nuovo percorso della gara più amata dai biellesi, in programma il 19 e 20 luglio
Conto alla rovescia iniziato per il RallyLana, quinta prova stagionale del Trofeo Italiano Rally, in programma il 19 e 20 luglio. Il rally sarà anche tappa fondamentale della Coppa Rally di zona 1 a coefficiente maggiorato (1,75) proponendo due giornate di gara, dove non sono previste sia “virtual chicane” che “slow zone”. L’organizzazione è di rallyLANA.ALIVE ASD insieme a New Turbomark che ne cura gli aspetti tecnico-sportivi.
Sei prove speciali: due giorni di grande adrenalina
Nel suo voler guardare alla tradizione il percorso conferisce prestigio ad una gara che non a caso nel proprio albo d’oro ha un numero straordinario, probabilmente percentualmente il più alto, di Campioni Italiani: Biasion, Vudafieri, “Tony”, Cerrato, Longhi, Dallavilla, Cunico, Aghini, Travaglia, Crugnola. Perché vincere al Lana non è da tutti. Aprirà il rally il fascino notturno il doppio passaggio intorno al Santuario di Oropa. Un primo “assaggio” della “Tracciolino”, poco più di 16 chilometri partendo dopo il Santuario per poi affrontare, dopo riordino e Parco Assistenza, la lunga “Città di Biella”, che farà invece provare il brivido della leggendaria salita che porta ad esso. Poco meno di ventiquattro chilometri di pura adrenalina, che termineranno proprio ripassando sulla “Tracciolino”. Simbolicamente intitolata alla Città di Biella, ai suoi appassionati, ai suoi proattivi imprenditori e collaborative forze dell’ordine ed alle autorità, questa “piesse” è quella che identifica al meglio la filosofia della gara. Poi ci saranno le insidie sotto il sole e il caldo - a meno di non insolite bizze del meteo - di un ambo di prove diurne al sabato da ripetere due volte che uniscono la storia recente a quella di un tempo. “Ailoche” (da 11,500 km), che basta nominarla per risvegliare mille ricordi, per infiammare di nuovo la passione. Infine “Curino” (portata a 13,120 km), la prova simbolo del rallyLANA: dagli anni ’70 è come lo è il “Turini” per il Rallye di Montecarlo.
PS 1 “TRACCIOLINO” (KM. 16,170)
Un impegno che si presenta subito importante. Parte dopo il Santuario di Oropa ed è decisamente impegnativa come la versione lunga che arriverà al secondo giro della prima giornata di gara. Vietato sbagliare. L’asfalto ha un buon grip ma la sede stradale in alcuni tratti è davvero stretta ed alcune imperfezioni la rendono veramente insidiosa. Inoltre è quasi totalmente priva di riferimenti e quindi molto difficoltosa anche per chi deve leggere le note. Proprio per questo è consigliabile di usare una semplice descrizione della strada, in modo da non mandare in crisi i navigatori nei tratti più impegnativi. Importante prendere un buon ritmo da subito e cercare di non perderlo mantenendo la concentrazione. Attenzione all’eventuale pioggia: la fitta vegetazione farebbe tardare l’asciugatura del manto stradale. E arrivare alla fine a Bossola sarà una grande soddisfazione e una… goduria. L’asfalto offre un buon grip, ma la sede stradale in alcuni punti è davvero stretta e alcune imperfezioni la rendono molto insidiosa. Inoltre, è quasi totalmente priva di riferimenti, serve dunque avere le note . . . “perfette” per non mettere in crisi il copilota, che poi sono secondi che si perdono per la via. È importante dunque trovare un buon ritmo in abitacolo con il volante e con le note in mano sin dall’inizio e cercare di mantenerlo. Attenzione eventualmente pioggia: la fitta vegetazione estiva potrebbe rallentare l’asciugatura del manto stradale e attenzione anche ai tratti stretti e ciechi, senza riferimenti, avere occhio potrà fare sicuramente la differenza.
PS 2 “CITTA’ DI BIELLA” (KM 23,600)
Anche quest’anno la prova più lunga del rally con i suoi 23 km abbondanti che unisce la salita al Santuario di Oropa accodandovi la precedente “Tracciolino”. Anche una delle più lunghe in assoluto del Trofeo Italiano Rally, uno dei “monumenti” delle corse su strada italiane. E, caratteristica non da poco, si correrà con il buio, per cui sarà utile regolare al meglio le fanaliere in quanto su tratti così stretti e senza riferimenti, vederci bene farà sicuramente la differenza. La Salita di Oropa è il tracciato più affascinante del rally, una vera “università” della traiettoria, non per nulla negli anni ‘90 fu anche il campo di battaglia dei più grandi specialisti italiani delle cronoscalate. Non c’è appassionato biellese che non abbia visto almeno una volta sfrecciare una auto da corsa su questa fantastica strada, ricordata entusiasticamente anche dai tanti appassionati e addetti ai lavori italiani.
PS 3 - 5 “AILOCHE” (km 11,500)
Prova impegnativa e anche selettiva, con partenza da Giunchio.La sede stradale è stretta con fondo abrasivo, diverso scenario che non le altre due prove che si sono affrontate prima. Attenzione al bivio Ailoche-Caprile in contropendenza, se si esagera è un attimo ritrovarsi nel prato a sinistra. Dopo il passaggio a Venarolo, tra le case, finiscono i riferimenti quindi anche qui attenzione alla stesura delle “note”. Una lunga serie di tornanti, fa si che per riuscire a fare il “tempo” non si debba sbagliarne neanche uno cercando di essere il più redditizi possibile all’interno di essi, magari anche sacrificando spettacolo e sbandate. Attenzione ai tagli e buche e già dalle ricognizioni cercare di capire i tratti ove la sede stradale si sporcherà parecchio. Di sicuro nel secondo passaggio non si troveranno le condizioni del primo! Il tratto finale è totalmente in discesa, quindi soprattutto per gli equipaggi con le auto più piccole occhio ai freni nel tratto in salita, in modo da averli efficienti dove poi serviranno.
PS 4 - 6 “CURINO” (km 13,120)
La tradizione. Non c’è rally della Lana senza questa prova speciale, così come non esiste il Rally di Montecarlo senza . . . il Turini! Su questa strada si sono dati battaglia, sul filo dei secondi, tutti i protagonisti del rally dagli anni settanta ad oggi. Di nuovo verrà percorsa in senso inverso (come nel 2022), quindi si parte nei pressi di Pray per arrivare a Baltigati. Partenza in salita attenzione al primo tratto pianeggiante pieno di tagli (o di . . . “antitaglio”) per cui la strada potrà sporcarsi parecchio. Dopo il primo tratto pianeggiante arriva la discesa fino all’inversione di Curino: in questo tratto, con cuore e testa si farà la differenza, soprattutto da Santa Maria in poi. Sede stradale larga, da sfruttare anche in questo caso in ogni centimetro. L’ultimo tratto non presenta particolari insidie ma bisogna arrivarci con testa, fisico e mezzo meccanico al top. E per chi avrà vinto il controllo stop sarà un trionfo.
Il programma della due giorni del RallyLana
Venerdì 19 luglio, dopo la partenza da Piazza Duomo in Biella alle ore 17,31, sarà impegnato con le due prove speciali più “toste” della gara, che si correranno sulla stessa strada, quella del Santuario di Oropa. Saranno la “Tracciolino” di 16,170 chilometri e la più lunga “Città di Biella”, di 23,600, di certo tra le più lunghe dell’intero Campionato, una sfida contro sé stessi e contro il tempo, con il retrogusto forte dell’oscurità. Come ai tempi “eroici” delle corse su strada. Il programma prevede poi il riordinamento notturno in Piazza Martiri della Libertà in Biella e la ripresa della “ostilità” l’indomani, sabato 20 luglio, con le restanti quattro prove speciali, due da ripetere due volte. Sono tratti ascritti alla storia più emozionante della competizione, sfide di spessore tecnico e sportivo come poche altre: La “Ailoche” di 11,500 chilometri e la “Curino” di 13,120. I più attenti noteranno che tutte le “piesse” superano i dieci chilometri di sviluppo, conferendo alto valore alla competizione. La bandiera a scacchi sventolerà a partire dalle ore 16,01, sempre in Piazza Duomo a Biella. In totale la distanza competitiva del rally è di 89,010 chilometri a fronte dell’intero tracciato che ne misura 310,930.
© RIPRODUZIONE RISERVATA