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Sono stati 12 gli atleti biellesi che domenica mattina hanno preso parte alla Maratona di Roma: il migliore al traguardo è risultato essere Roberto Tassone, portacolori de La Vetta Running, al suo esordio su questa distanza, finisher col tempo di 3h41’41” e una storia particolare da raccontare. «La maratona non è proprio la mia specialità, preferisco le corse in natura, i trail, infatti dovrei iniziare a preparare il Tor del Geants» dice il biellese, portacolori anche del gruppo “Bestie Berbute” «Finalmente dopo tre sorteggi negativi il mio nome è uscito e, sì, andrò al Tor». L’esperienza romana lo ha appagato: «Ricorderò soprattutto la cornice fantastica della città di Roma, del pubblico e dei tifosi che dal primo all’ultimo hanno sempre incitato e la presenza della mia famiglia e della mia compagna Chiara. L'arrivo è stato un’emozione unica». Per Roberto (nella foto a destra con l’amico “Ciski” Malgaroli) è stata una giornata particolare in quanto la corsa è coincisa col suo 34° compleanno: «Un ottimo regalo: ho faticato, mi sono divertito e non ho mai mollato. Mi sono emozionato in partenza e ho cercato di portare il rispetto che merita la Gara per eccellenza: oggi sono un maratoneta». Il sogno di Tassone atleta: «Ora voglio pensare al Tor: se non fossi stato estratto probabilmente mi sarei aggregato agli amici del gruppo “Run to Feel Better” per la Maratona di New York. Per ora rimane nel cassetto, ma questa volta ho scelto di cuore e va benissimo così!». Volti felici, stanchi ma sorridenti: la “regina” delle corse non delude mai. Dietro al portacolori de La Vetta è arrivato Michele Gallina del Gaglianico 74, primo biellese sino agli ultimi chilometri quando ha dovuto rallentare vistosamente per un problema fisico: 3h49’25” il suo tempo e la soddisfazione dell’ennesima medaglia insieme alla moglie Elisa Pasi (4h36’23”). Doveva essere una gara “in coppia” anche quella di altri due atleti del Gaglianico: Antonella Carrer e Alex Crestani. Antonella purtroppo ha dovuto rinunciare, bloccata da qualche tempo da un problema fisico, l’esordiente Alex si è regalato una prestazione sotto le 4 ore (3h57’24”) per festeggiare la sua prima volta sui 42,195. Prima volta anche per Cristina Garizio (Gaglianico 74, 5h31’08”) mentre era le seconda di Marco Simionati, atleta che è un po’ il simbolo di tanti podisti locali per tenacia e dedizione: «Cinque anni fa ho iniziato per divertimento a “corricchiare” per conto mio, poi ho provato a mettermi in gioco, in competizione più con me stesso che con gli altri: oggi ho perso quasi 20 chili, sto bene e sono felice perché ho conosciuto tanta gente simpatica e un mondo diverso. Anche se non ho risultati rilevanti, ho soddisfazioni immense. Tagliare il traguardo, le medaglia, i luoghi visitati: sono cose impagabili». Roma lo ha stregato: «Ci ero stato alla Corsa dei Santi, ho voluto tornarci e provare la Maratona: è incredibile, non ci sono parole. Correre in mezzo a questi monumenti con la gente che faceva il tifo anche per me: eccezionale: ho sempre sognato di fare una maratona “galattica’ così. Quando due mesi fa mi è venuta una tendinite ho avuto paura di non farcela: in effetti è stata durissima, ci ho impiegato tanto (5h41’33”, quasi 45 minuti in più rispetto all’esordio a Reggio Emilia lo scorso dicembre), i sanpietrini mi hanno distrutto le ginocchia, ma non volevo rinunciare. Il tempo oggi mi interessa poco, ora mi fermo per guarire, poi proverò a far meglio a Venezia a ottobre, sperando di riuscire a prepararla come si deve». Del gruppo La Vetta seconda maratona per Piercarlo Scarano (4h04’33”), Roberto Balbo (5h02’04”) e Marco Campasso (4h51’56”), mentre Massimo Malgaroli, dopo aver assaporato i primi 42 km a Milano nell’aprile 2016 ha toccato quota 10 nella capitale chiudendo la sua fatica in 4h10’12”. A Roma altri due finisher biellesi. Vito Clinco, classe 1966, in passato mai tesserato e dal 2018 portacolori del Biella Running, ha preparato con caparbietà la sua prima maratona terminando in 4h19’44”; mentre la veterana ultramaratoneta Claudia De Mari (Olimpia Runners) ha chiuso in 6h22’01”: «Non faccio il tempone, ho il coraggio di finirla e per me è una vittoria tagliare il traguardo».
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