Marzio Innocenti è il ventunesimo Presidente della Federazione Italiana Rugby, eletto oggi all’Assemblea Generale Ordinaria Elettiva tenutasi oggi a Roma.
Successivamente sono stati eletti i Consiglieri Federali ed il Presidente del Collegio Revisori conti.
Vittorio Musso è il secondo Consigliere eletto in quota Società per numero di voti (27.990).
Gli altri Consiglieri eletti: Antonella Gualandri, Giorgio Morelli, Nicoletta Dalto, Grazio Menga, Giovanni Fava e Antonio Luisi.
Consiglieri Federali eletti in quota Giocatori: Carlo Festuccia e Francesca Gallina.
Consigliere eletto in quota Tecnici: Carlo Orlandi.
Presidente del Collegio dei Revisori dei Conti: Andrea Duodo.
Vittorio Musso: «Un successo che conferma la fama e la serietà di tutto il Biella Rugby, perché questa carica non è una questione puramente individuale, se ho ottenuto tutti questi voti è solo grazie al grande lavoro che la nostra società ha svolto negli anni. Lavoro che ci ha permesso di guadagnare meriti che oggi si sono trasformati in voti. Non sarà un compito facile, ci sarà molto da ricostruire della Federazione. Non solo la parte sportiva, dovremo stare molto attenti al rapporto con i club. Dovremo ricostruire dalla base. La pandemia ha dato un duro colpo a tutte le società e questo sicuramente sarà il punto principale da cui ripartire. Ribadisco che quella ottenuta oggi è una soddisfazione che va condivisa con tutto il mondo gialloverde perché per la seconda volta il Biella Rugby ha un Consigliere Fir, ulteriore dimostrazione del buon lavoro che negli anni a Biella è stato fatto. Questa elezione dimostra anche quanto sia importante il dialogo tra i club perché la nascita del 'Tavolo del Nord Ovest', che ha portato per la prima volta società di Liguria, Piemonte e Lombardia a confrontarsi cercando soluzioni condivise per migliorare i rapporti nei confronti della Federazione, ha ottenuto questo risultato che dimostra l'importanza del territorio e soprattutto del dialogo tra club che rimangono gli attori principali della Federazione. Il gruppo che si è formato oggi credo possa fare molto, si sono combinate esperienze diverse, ma unite dal desiderio di collaborare. Daremo importanza ai problemi del rugby, non sarà un movimento politico. Farò di tutto, per quanto mi riguarda, affinché non lo sia».
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