Tennis, Itf Thindown: italiane avanti tutta. Semifinali azzurre
Colori azzurri protagonisti nei quarti di finale dell’Itf Thindown, torneo in calendario ai Faggi di Biella (terra, montepremi di 15mila dollari). Dalila Spiteri, Bianca Turati, Claudia Giovine e Nastassja Burnett si sono guadagnate un posto tra le migliori quattro del torneo.
Una partenza razzo (4-1), quindi il vuoto che le è costato il primo set. Poi un parziale di 11 giochi a zero, un attimo di paura e la gioia finale. Si possono condensare così le oltre due di partita tra la siciliana Dalila Spiteri e l’iberica Noelia Bouzo Zanotti, con l’azzurra vittoriosa per 4-6, 6-0, 6-3. «Fino al 4-1 sbagliava molto: un vincente io e un errore suo – spiega la testa di serie numero 2 -. Poi ha trovato un paio di colpi buoni e sono andata fuori ritmo. E’ stata brava a ribaltare la situazione». Perso il primo parziale, la ventunenne di Licata ha resettato tutto. «Mi sono rinfrescata al termine del primo set e ho messo 11 game consecutivi. Sul 5-0 del terzo ho rallentato un attimo, forse ho voluto un pizzico esagerare, ma sul 5-3, al terzo match point, sono andata a prendermi il punto a rete per non correre più rischi».
La Sicilia sta regalando tanti ottimi giocatori all’Italia. «Io mi alleno a Roma da 5 anni con Luca Locatelli, quindi non vivo più la realtà siciliana, ma nella nostra regione ci sono tanti talenti. Da giovani è difficile muoversi e iniziare l’attività: siamo un po’ penalizzati, ma abbiamo tanto cuore».
Spiteri è numero 555 nel ranking, posizione che rappresenta il suo best. «Stavo giocando bene in primavera, poi mi sono strappata al polpaccio e ho passato il mese di luglio ai box. Grazie alle cure del fisioterapista Giuseppe Bonadonna sono ripartita a Schio, perdendo con Traversi, con cui qui mi sono presa subito la rivincita. L’obiettivo è quello di tornare a giocare presto i 25 mila (ha fatto quarti in Portogallo, ndr) e cercare di avere un po’ di continuità, senza farsi male. Voglio giocare per aumentare il livello».
Una curiosità tecnica riguarda il suo rovescio, molto bello stilisticamente e giocato a una mano. «Avevo più o meno 12 anni e mi sono innamorata di un ragazzo che lo giocava così – conclude Dalila -. Ho chiamato il mio maestro e dopo tante litigate ho iniziato a giocarlo in questo modo. Ora sono molto contenta e lo consiglierei a tutte le ragazzine che praticano il nostro sport».
Bianca Turati ha molto talento, ma ha puntato le sue carte migliori sull’Università. «Studio Sport management in Texas, ad Austin – dice la lombarda -. Da gennaio a maggio gioco solo per l’università ed è normale perdere punti in classifica. Il ranking non è un obiettivo primario, ma punto a migliorare il mio gioco». Nei quarti si è sbarazzata del giovane talento serbo Mihaela Djakovic (che compirà 17 anni il 26 novembre) per 6-4, 6-3.
«Non è stata la miglior partita della settimana, ma non importa. Sono un po’ stanca dopo la finale di Schio, in cui sono partita dalle qualificazioni. Djakovic giocava molto d’anticipo e forse sono stata un pizzico difensiva all’inizio. Mi sono salvata con il servizio, ma sono rimasta attaccata mentalmente. Il caldo nei giorni scorsi si è sentito in maniera particolare e facevo fatica a recuperare».
Come la sua avversaria in semifinale, anche la tennista di Lecco possiede un notevole rovescio ad una mano. «Fin da piccola l’ho giocato così – conclude -. Sono cresciuta lavorandoci su ed è diventato il colpo più sicuro. Contro Spiteri mi aspetto una semifinale difficile: darò il massimo. Giocherò ancora due tornei poi tornerò negli States: mi mancano due anni per finire gli studi».
Claudia Giovine non è partita bene contro l’altoatesina Verena Hofer, ma la terza testa di serie (666 Wta), dopo aver lasciato il primo set alla ventunenne di Bolzano (4-6), ha ripreso a macinare il suo gioco, fatto di pregevoli accelerazioni e colpi vincenti. Così, dopo aver riequilibrato il match al tie-break (7-3), nel terzo e decisivo set non ha lasciato scampo alla rivale (quinta favorita e numero 732), superata per 6-2. Nell’ultimo match di giornata la romana Nastassja Burnett (tds 6 e 758 Wta) ha mostrato alla diciottenne belga Justine Pysson la differenza tra un’atleta esperta (capace in passato di arrivare al numero 121) e una tennista emergente, ma ancora acerba. E’ finita 6-2, 6-2 per la sesta favorita della vigilia.
Le semifinali scatteranno alle 16 in contemporanea sui due campi. Non prima delle 18,30 la finale del doppio tra Costanza Traversi/Aurora Zantedeschi (6-1, 7-5 a Orlova-Parnaby) che sfideranno Sviatlana Pirazhenka e Dalila Spiteri (6-2, 6-1 a Magagnoli-Marcionni).
RISULTATI QUARTI DI FINALE
Claudia GIOVINE (Ita) [3] b. Verena HOFER (Ita) [5] 4-6, 7-6 (3) 6-2
Nastassja BURNETT (Ita) [6] b. Justine PYSSON (Bel) 6-2, 6-2
Dalila SPITERI (Ita) [2] b. Noelia BOUZO ZANOTTI (Esp) 4-6, 6-0, 6-3
Bianca TURATI (Ita) [8] b. Mihaela DJAKOVIC (Srb) 6-4, 6-3
RISULTATI TABELLONE DI DOPPIO
Sviatlana PIRAZHENKA (Blr) / Dalila SPITERI (Ita) [1] b. Arianna MAGAGNOLI (Ita) / Sara MARCIONNI (Ita) 6-2, 6-1
Costanza TRAVERSI (Ita) / Aurora ZANTEDESCHI (Ita) b. Natalia ORLOVA (Rus) / Alana PARNABY (Aus) [3] 6-1, 7-5
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