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Il sogno di Stefano Napolitano si è avverato. Domenica alle 15,30 disputerà la prima finale (la quinta in totale) sul campo centrale che l’ha visto crescere e diventare professionista. L’epilogo del Thindown Challenger non poteva essere più dolce e festeggiato da oltre 500 spettatori, che hanno gremito la tribuna in occasione del match vinto contro Stefano Travaglia con il punteggio di 6-3, 5-7, 6-2.
Una partita carica di tensione, in cui il ventitreenne biellese ha anche commesso degli errori, ma dalla buca che si era scavato ha saputo uscirne alla grande. «E’ stata una partita dura – conferma Napolitano – Sono riuscito a complicarmela da solo, ma l’importante è esserne venuto fuori. Adesso mi godo per qualche ora questa vittoria, poi testa bassa e penserò al match con Federico Delbonis».
Duecento centimetri di muscoli. Il mancino argentino (negli ultimi cinque anni capace di chiudere la stagione sempre tra i top 70) ha mantenuto fede ai pronostici, superando in maniera abbastanza agevole il brasiliano Thiago Monteiro e «vendicando» in maniera sportiva, la sconfitta patita nel turno precedente dal connazionale Arguello. E’ finita 6-2, 6-3 per il ventottenne di Azul. «Ho iniziato il torneo con qualche problema alla gamba (nel primo turno aveva faticato con il qualificato ceco Satral, superato solo al terzo, ndr) – racconta Delbonis -. Poi le cose sono migliorate e sono felice di aver raggiunto un’altra finale. Ho fatto al meglio il mio lavoro: nel secondo set è stato più vicino, però sono riuscito a contrastarlo, aggiudicandomi i punti importanti».
Quest'anno Delbonis è approdato in semifinale a Buenos Aires (ko con Bedene) e nei quarti a Bastad (stoppato da Fognini, che poi avrebbe vinto l'Atp 250). Nei Master 1000 si è qualificato a Madrid, dove ha perso da Thiem al secondo turno; a Roma, battuto da Ramos-Vinolas, e a Indian Wells, eliminato da Roger Federer. Napolitano invece ha disputato nel corso del 2018 due finali: a bergamo, dove a stopparlo fu Berrettini (6-2, 3-6, 6-2 lo score) e a Lexington, battuto in due set da Harris.
Fabricio Neis e David Vega Harnandez entrano di prepotenza nell’albo d’oro del tabellone di doppio. In finale la coppia brasiliano-spagnola ha superato in due set (6-4, 6-4) gli indiani Rameez Junaid (di passaporto australiano) e Purav Raja (numero 54 al mondo e in passato già compagno di Leander Paes). Neis (28 anni, di Porto Alegre) e Vega Harnandez (24 anni, vive a Gran Canaria) hanno mostrato maggiore solidità e una palla più pesante. Nel primo set il break è arrivato al sesto gioco, mentre nel secondo ci sono stati più capovolgimenti di fronte
RISULTATI SEMIFINALI
S. Napolitano (Ita) b. [6] S. Travaglia (Ita) 6-3, 5-7, 6-2
[2] F. Delbonis (Arg) b. [4] [Alt] T. Monteiro (Bra) 6-2, 6-3
RISUTATO FINALE TABELLONE DI DOPPIO
[3] F. Neis (Bra) / D. Vega Hernandez (Esp) b. [4] R. Junaid (Aus) / P. Raja (Ind) 6-4, 6-4
ORARIO DI DOMENICA 23 SETTEMBRE
CENTRALE ALVIGINI start 15:30
[2] F. Delbonis (Arg) vs S. Napolitano (Ita)
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