Un campione e due Next Gen. Le wild card assegnate dalla Fit per il Thindown Challenger (l’edizione numero 21 inizierà sabato sui campi dei Faggi di Biella con le qualificazioni) hanno premiato Paolo Lorenzi (37 anni a dicembre, l’anno scorso arrivato al numero 33 Atp), Andrea Pellegrino (21 anni, 189 al mondo) ed Enrico Dalla Valle (classe ’98, 687 Atp). «Sono ottimi giocatori – dice il direttore del torneo Lorenzo Lanza -, che accrescono una entry list già molto competitiva».
La storia di Lorenzi (ora 113 Atp) nel circolo di Cosimo Napolitano inizia nel 2006 quando il toscano perse all’esordio il derby azzurro con Filippo Volandri. Quattro anni dopo un altro italiano, Simone Bolelli, ne stoppò la corsa nei quarti di finale; mentre nell’edizione del 2016 (tds 1 e 48 al mondo) fini ko al secondo turno per mano di Joao Souza. Quest’anno ha vinto i Challenger di Cordenons e Sopot, mentre agli Us Open si è fermato al secondo turno con Guido Pella. Per lui secondo turno anche a Wimbledon (out per mano di Gael Monfils), mentre nelle due altre prove dello Slam – Roland Garros e Australian Open – è uscito all’esordio.
Andrea Pellegrino è arrivato per due volte nei quarti di finale: nei Challenger di Francavilla e in Cina. Per il circolo invece la wild card sarà assegnata a Pietro Rondoni. Il vercellese, che a novembre compirà 25 anni (354 Atp) l’anno scorso arrivò al secondo turno, stoppato da Marco Cecchinato (questa settimana al numero 22 del ranking mondiale).
Pochissime finora le cancellazioni: infatti dall’originaria entry list gli unici giocatori non più presenti sono l’inglese Jay Clarke e il giovane azzurro Gian Marco Moroni, sostituiti da Oriol Roca Batalla e Bernabe Miralles Zapata.
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