Alla festa del Mater Carmeli l’annuncio della nuova cappella

La celebrazione al Monastero di Chiavazza. Intanto prosegue la raccolta fondi per la realizzazione dell’ascensore

Grande partecipazione al Monastero Mater Carmeli di Chiavazza per la festa della Madonna del Carmelo. Più di un centinaio di fedeli ed amici dello scapolare hanno pregato assieme al Vescovo Roberto Farinella e alla comunità delle suore che da vent’anni sono presenti nel nostro territorio.

La celebrazione della Messa si è svolta nella tensostruttura di fronte al monastero, costruita in maniera provvisoria ai tempi del Covid per ospitare tutti i fedeli.

Al termine della funzione è poi stata annunciata la costruzione di una nuova cappella e l’architetto Emanuela Baietto ha illustrato il progetto, che sarà realizzato per gradi per permettere la celebrazione sin dai primi momenti.

La festa del Carmelo è momento di grande spiritualità per tutta la comunità che da anni ha preso il monastero come punto di riferimento e per quelli che quotidianamente portano lo scapolare.

Il Vescovo nell’omelia ha per questo voluto sottolineare la storia di questo importante segno di devozione sin dai primi momenti di storia.

Ha detto il Vescovo Farinella: «A San Simone Stock apparve la Vergine che, consegnandogli uno scapolare, gli disse con dolcezza: Figlio, accetta questo segno del mio amore! E che questo fosse il segnale dell’amore di Maria ce lo dice una seconda parola riferita allo scapolare dalla Vergine stessa: Protego nunc, in morte juvo, post funera salvo! Avranno, dice Maria, la mia protezione in vita, saranno da me aiutati in morte e dopo la morte li condurrò in cielo».

Sempre il Vescovo ha poi benedetto i nuovi scapolari, che sono stati poi imposti a chi si appresta a vivere questa spiritualità nel segno della devozione mariana.

Il bel momento di comunione è stato infine occasione per rilanciare l’opera S.O.S. Ascensore per suor Maria Rosa che, non potendo più fare le scale, necessita di tale strumento, non presente ad oggi nel monastero, per potersi muovere liberamente in esso e, soprattutto, per poter raggiungere la cappella.

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