Anniversari di sacerdozio in Seminario

Sabato la celebrazione nella piccola Cappella, presieduta dal Vescovo Roberto, con accanto il Vescovo Alceste Catella, e alcuni sacerdoti ospiti dell’Opera Sacerdoti Invalidi

Un momento semplice ed intenso di preghiera, sabato mattina in Seminario a Biella, in occasione della solennità dei Santi Pietro e Paolo, le colonne portanti della Chiesa cattolica. Di consuetudine il 29 giugno di ogni anno, era la giornata in cui venivano fissate le sacre Ordinazioni presbiterali. E alcuni ospiti dell’Opera Sacerdoti Invalidi, struttura limitrofa al Seminario hanno deciso di ritrovarsi con l’amato vescovo Roberto, per la celebrazione eucaristica, nell’accogliente, sobria piccola Cappella del Seminario vescovile.

Nel rendimento di grazie a Dio che è l’Eucarestia, elevano al Signore l’immensa gratitudine per i tanti anni di ministero sacerdotale. Mons. Farinella con accanto il vescovo Alceste Catella che ricordava il sedicesimo anniversario di Consacrazione episcopale, commenta le letture bibliche del giorno: «Oggi celebriamo in un’unica festa Pietro e Paolo, apostoli e martiri che fino all’effusione del sangue hanno confessato Cristo, il Figlio del Dio vivente. La Chiesa di Roma che “presiede nella carità” è stata fecondata dal loro ministero di annuncio e di carità e il loro martirio ne ha suggellato la santità e l’unità. Così diversi tra loro, entrambi chiamati, affascinati da Cristo, al quale dedicano tutte le loro energie ed accomunati dall’amore alla Sua Chiesa. Il loro modello di servizio al Vangelo si è diffuso in tutto il mondo». E in quel momento i sacerdoti presenti andavano con la mente e con il cuore alle esperienze del loro ministero pastorale, all’entusiasmo dei primi anni di presbiterato, alla maturità del servizio parrocchiale cui sono stati inviati, alla sintesi della semina feconda in questo tempo dell’anzianità e della fragilità della salute.

E il presule prosegue: «Vi ringrazio per tutto il bene, il servizio fedele ed appassionato con cui negli anni avete accompagnato le vostre parrocchie, le persone, per l’accoglienza della gente, per la preghiera e i Sacramenti che avete celebrato per i vostri fedeli. Il vostro ministero apostolico si innesta ed attinge da quello del vescovo e quello episcopale affonda le sue radici in quello degli Apostoli. I Santi Pietro e Paolo che oggi festeggiamo brillano nella Chiesa per la loro piena adesione al Signore Gesù, per l’instancabile dedizione alla Chiesa, alla comunità credente, nella ricerca delle persone per condurle a Cristo. Ricordare l’anniversario di Ordinazione sacerdotale significa avvertire la riconoscenza più profonda, per il dono ricevuto e per il ministero svolto. Il legame tra noi sacerdoti e vescovi è di natura sacramentale, da cui discende l’amicizia, la collaborazione vicendevole, la stima e l’aiuto fraterno».

La concelebrazione eucaristica prosegue con nobile semplicità, con i suoi riti e canti. Il pensiero orante giunge al Santo Padre Francesco il Vicario di Cristo e il 266° Successore di Pietro che contemporaneamente presiedeva la S. Messa nella Basilica di san Pietro in Vaticano e benediceva il pallii, da consegnare agli Arcivescovi di ultima nomina, segno della loro stretta unione al ministero del Papa.

Infine nei locali dell’ OSI un po’ di festa, lo scambio di ricordi inerenti agli amici preti, di racconti di vita pastorale di ieri e di oggi. I sacerdoti presenti avvertono la vicinanza e l’affezione sincera dei loro parrocchiani, quando erano direttamente impegnati nelle attività del ministero. Ma anche oggi quei legami, quelle relazioni umane e pastorali continuano, in forme ed accenti diversi, sempre supportati e vivificati dalla preghiera vicendevole che tutto plasma e completa. Sabato, abbiamo vissuto una significativa esperienza di fraternità, di amicizia sacerdotale, di paternità del vescovo Roberto e di commozione. Ad multos annos cari Sacerdoti!

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