Domani i funerali del canonico Gimilini
Era stato primo direttore della Caritas diocesana e missionario con il PIME ad Hong Kong
Lunedì 12 febbraio il Padre ha chiamato a sé, in comunione eterna e piena, il canonico Carlo Gimilini. Carlo Gimilini nasce a Vanzone con San Carlo, nelle valli dell’Ossola, l’8 luglio 1936 da Alberto e Orsolina Ferrarotti. Piccolissimo rimane orfano di papà e presto la mamma, originaria del vercellese e insegnante, si trasferisce a Occhieppo Inferiore. Il giovane Carlo approda al diploma di perito chimico, le prime attività lavorative lo riportano nella sua terra d’origine dove, eletto tra le file della Democrazia Cristiana, sarà per cinque anni assessore anziano (vicesindaco).
Si fa manifesto il desiderio di seguire il Signore e dunque entra in Seminario a Biella – vocazione adulta – direttamente nel corso teologico. Il 1 giugno 1969, all’età di trentadue anni viene ordinato prete da mons. Carlo Rossi, suoi compagni di messa sono: padre Luciano Acquadro d’O, don Silvano Cuffolo, don Giuseppe Lajolo, e, già in cielo, don Giorgio Coda Mer.
Svolge il suo primo ministero a Chiavazza come viceparroco dell’ormai anziano don Gatto. Poi è chiamato come collaboratore della Curia Diocesana nel 1970 – 1971. Nel 1971, in seguito a un convegno del Centro Azione Liturgica tenutosi a Oropa, entra a far parte della Segreteria del CAL a Roma.
A Roma, oltre al lavoro presso il CAL, don Carlo svolge il suo servizio pastorale presso la parrocchia di Santa Maria degli Angeli e consegue, presso l’Università Gregoriana, la licenza in scienze sociali.
Rientrato in Diocesi viene incaricato della direzione dell’Opera fondata dal can. Benvenuto Panizza a Imperia, nel 1981 il vescovo Vittorio Piola lo nomina direttore della costituenda “Caritas” diocesana di Biella. Negli anni sarà anche docente nella Scuola Teologica del Seminario del corso di sociologia.
Il 1 settembre 1981 viene nominato parroco della parrocchia di San Martino in Camburzano rimasta vacante in seguito alle dimissioni rassegnate da don Andrea Mariani. Sono tredici anni fecondi di lavoro pastorale che i camburzanesi ricordano bene soprattutto nella formazione del laicato; si avvicina anche al mondo delle scuole materne presenti in Diocesi a cui offre un valido sostegno.
Il 1 settembre 1994, in accordo con il Vescovo, lascia la parrocchia di Camburzano e si prepara a partire per un’esperienza missionaria con il PIME a Hong Kong presso la “St. Mary Church”. Tornato in Diocesi, nel 1997, risiedendo in città, svolgerà un prezioso ministero al Santuario di Oropa, alla Cattedrale e al Monastero Mater Carmeli di Chiavazza e in aiuto a diversi confratelli.
Nominato nel 2002 dal vescovo Gabriele Mana canonico della Cattedrale è membro del Consiglio di Amministrazione del Santuario di Oropa e amministratore delegato di parte ecclesiastica dal 2005 al 2009.
Nel 2014 rassegna le dimissioni dall’ufficio di Canonico continuando il servizio quotidiano a Oropa e in Cattedrale come Penitenziere. Uomo dagli interessi vasti e poliedrici, la vita lo ha portato ad attraversare diverse esperienze di vita e di ministero. Anche in questi ultimi anni don Carlo, nonostante gli acciacchi dell’età, non ha mai perso la voglia di vivere, l’interesse per la vita della chiesa diocesana e universale, la vicinanza ai confratelli e ai tanti amici che lo ricordano con affetto. Ci piace pensare che proprio dall’Oriente, a cui lui sempre ha guardato con interesse e simpatia, sia sorto quel “sole” che la mattina di lunedì lo ha portato all’incontro con il Padre, nella Pasqua senza fine.
Da questa mattina sarà possibile salutare don Carlo presso il Seminario. Il Santo Rosario sarà in Cattedrale martedì alle ore 17.30 e la Santa Messa esequiale mercoledì alle ore 10. Poi la salma di don Carlo proseguirà presso il Camposanto di Vanzone dove riposerà accanto ai suoi cari, secondo il suo desiderio.
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