Il mondo in quella grotta
Domenica in Cattedrale sarà accolta la statua di Nostra Signora di Lourdes, portata in processione dalla sede Oftal
170 anni or sono, l’8 dicembre 1854, il Papa Pio IX promulgava solennemente come verità da credere, l’immacolato concepimento della Beata Vergine Maria, la tutta bella e senza macchia di peccato realizzata da Dio in previsione della morte e risurrezione del suo Figlio Gesù Cristo.
Quattro anni dopo, in un paese della Bigorre nei Bassi Pirenei francesi, in un’umida giornata di febbraio, la Madre di Dio scende in una grotta. Per intrattenersi e comunicare con un’adolescente di umilissime condizioni, Bernadette Soubirous. È la radice del “mistero di Lourdes”. Stupore e timore di essersi sbagliata attanagliano l’anima della giovane, attrazione agli appuntamenti per un incontro fuori da ogni ragione umana, dialogo ed ascolto, missione che la veggente riceve, incaricata di trasmettere fedelmente tutto ciò che ode. Inizia l’avventura di fede e di devozione mariana che si dirama in tutto il mondo.
Preghiera e penitenza, andare in processione, chiedere ai preti di costruire una cappella, messaggi per il mondo intero ed alcuni per la vita e il destino personale presente ed ultimo della ragazza, che risiede con i suoi familiari in un’umida prigione dismessa. Curiosità frammista a voglia di scherno da parte di molti, accuse di aver avuto un’allucinazione, indifferenza unita all’agnosticismo del tempo insieme ad un acceso anticlericalismo. Si susseguono gli incontri tra la giovinetta ed Aquerò ( quella là, nel dialetto locale). Poi lo svelamento dell’identità della bianca Signora che sorride, parla, tratta Bernadette come “una persona”: “Io sono l’Immacolata Concezione. A queste parole rimandate a memoria ed oscure per la veggente, si sciolgono le perplessità e i dubbi dell’austero parroco di Lourdes l’Abbè Peyramale che comincia a credere e prende sotto la sua protezione la sua parrocchiana privilegiata dal Cielo. Da quell’11 febbraio di 166 anni fa cresce, si sviluppa e si dirama la spiritualità lourdiana.
Milioni di pellegrini, devoti, curiosi, scettici da ogni angolo del mondo, affollano ogni anno gli ampi spazi e le Basiliche del santuario francese. Il centro di polarizzazione di tutto: la grotta di Massabielle, con la presenza misteriosa a noi invisibile, ma vera e dialogante di Nostra Signora.
Gli occhi suoi misericordiosi, come recita la preghiera della Salve Regina, si posano su tutti e su ciascuno, la sua maternità avvolgente come carezza divina abbraccia ogni pellegrino, in particolare il malato, chi nel cuore serba un dolore, chi invoca il Signore attraverso di Lei. Chi già crede per credere ancora di più, chi non crede per incamminarsi verso l’incontro con il Signore al quale la Madre sempre e solo conduce. La vita ecclesiale di Lourdes dopo tanti anni è fondamentalmente la stessa: i Sacramenti, l’Eucarestia, la Confessione, l’attenzione e la cura dei più privilegiati i malati.
Un fiume di preghiere, di invocazioni, di richieste, di suppliche, cui corrisponde un mare di grazie spirituali alcune corporali, con diverse guarigioni anche eclatanti davanti alle quali è difficile ostinarsi a non credere. Il Santuario è disseminato di segni: l’acqua che sgorga cristallina dalla grotta, la luce delle fiaccole per il vespertino chapelet, il rosario che registra migliaia di oranti, gli ex voto per grazia ricevuta che ricoprono le pareti delle basiliche, le grandi processioni dietro al Santissimo Sacramento o alla statua luminescente della Regina di Lourdes, i barellieri, la dame, i volontari, i giovani, i medici. Ecco perché l’11 febbraio di ogni anno, in Santuario si rivive quell’evento fondativo, cui fa eco la preghiera che si eleva alla Madonna là apparsa e dalla Chiesa riconosciuta, in ogni parte del mondo. Anche noi a Biella, nel nostro piccolo, chi ama la Madonna Regina di Lourdes e la bella famiglia dell’OFTAL diocesana tengono viva la devozione all’Immacolata. Il Rosario, la S. Messa presieduta dal vescovo in cattedrale a Biella. Anche l’ameno e devoto santuario di Bulliana frazione di Trivero rinnova ogni anno la memoria della Madonna di Lourdes. E poi cappelle, altari, gruppi di preghiera. Chi va a Lourdes ogni anno o tante volte nella vita, non si abitua mai al ripetitivo e sempre stupefacente ritmo liturgico e devozionale del Santuario pirenaico. Raccoglie sempre una nuova sfumatura dell’ incontro tra Bernadette e la bianca Signora della Grotta, ravvisa un frammento del messaggio mariano che ha convertito al Signore la vita di un incommensurabile numero di persone. In quella Grotta c’è tutto il mondo in cerca di Dio, mondo amato e salvato da Cristo. Sapremo anche noi cogliere il dono sempre nuovo e sorprendente della Grazia, in questo 11 febbraio 2024?
Gli orari delle celebrazioni
♦ ore 17.15 – Accoglienza della Statua di N. Signora di Lourdes proveniente dalla sede Oftal di Biella.
♦ ore 17.30 preghiera del S. Rosario
♦ ore 18- S. Messa solenne presieduta da Mons. Roberto Farinella vescovo di Biella con i fedeli e la grande famiglia oftaliana
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