Incoronazione, le riflessioni di padre Piero Contenti, cappellano rettore dell'ospedale dell'Asl di Biella

Alcune foto realizzate durante la pandemia da Covid all'interno del nosocomio, nella passerella che collega i lati est e ovest della struttura e nel reparto di rianimazione.

Sull'Incoronazione arrivano le riflessioni di padre Piero Contenti, cappellano rettore dell'ospedale dell'Asl di Biella. Eccole:«Molti sono gli eventi che caratterizzano la vita di un popolo, dalla storia alla vita di Fede. Eventi che attraversano la nostra esistenza ritmando il trascorrere del tempo. Non ultimo la centenaria Incoronazione della Madonna d’Oropa.Vorrei focalizzare due aspetti, a mio avviso importanti, che possono essere utili come riflessione su ciò che sta vivendo il popolo biellese.Un aspetto storico, che radica l'incoronazione nel 1620. Siamo in un periodo di pestilenze che segnano pesantemente la vita della popolazione, la gente di questa terra si affida totalmente alla protezione della Vergine d’Oropa e, per grazia ricevuta, decide di incoronarla Regina proprio cinquecento anni fa. Saltando poi a piè pari le altre Incoronazioni, arriviamo ai nostri giorni. Siamo nel 2020-2021, quinta centenaria Incoronazione. Anche il periodo che viviamo è segnato profondamente da un evento che sembrava ormai relegato nella storia passata ma, ahimè, non è così.La pestilenza del Covid ci ha fatto riflettere su come e quanto siamo fragili di fronte a questi accadimenti. Penso alle innumerevoli vittime che ha provocato il virus, anche se posso affermare con certezza che la Vergine Maria ha avuto un occhio di riguardo per il nostro Ospedale, in quanto nessun operatore sanitario chiamato a prendersi cura dei degenti è caduto vittima della pandemia.Il secondo aspetto riguarda la Fede. Fede con la F maiuscola, intesa come Fiducia, come affidamento totale a colui che tutto può. La Fede che ha radici profonde, adamantine. Il rito dell'Incoronazione che tra pochi giorni vivremo deve trovare nella Fede di ognuno di noi la spiegazione. Non è un arcaismo, ma il riconoscere nella Vergine Maria colei che per prima ha avuto Fede, che si è Fidata, quando l'arcangelo Gabriele le ha annunciato una maternità inattesa. Si è Fidata di Dio, allontanando dalla sua mente tutti i timori che certamente le ronzavano in capo. Il suo "Sì" non è solo una affermazione, è la nascita di una era nuova. Per mezzo di Lei si realizza il grande disegno di Dio, la Redenzione dell'uomo.Quindi l'incoronazione è incoronare il "Sì" di Maria, è un gesto di venerazione e di riconoscenza verso di Lei. È, passatemi il termine, una "coccola" che i figli fanno alla Mamma per ringraziarla di tutti i suoi favori e di tutte le sue grazie. Penso che avvicinarsi a questo evento con uno spirito Filiale e di Fede, sempre con la F maiuscola, possa darci una chiave di lettura non solamente storica relegata a un nostalgico passato, ma donarci una visione nuova di Speranza e di Amore di una Madre verso i suoi Figli e di Venerazione dei Figli verso una Madre pronta ad assisterli».

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