La piena comunione con il Padre Eterno

Venerdì la solennità di Tutti i Santi: esprime la gioia di assemblare nella festa i meriti e la gloria di tanti nostri fratelli e sorelle che in Cielo intercedono per noi. Gli orari delle celebrazioni

Venerdì prossimo 1° novembre, la Chiesa celebra la solennità di Tutti i Santi e significative risultano le espressioni della preghiera liturgica, che esprime la gioia di assemblare in un’unica festa i meriti e la gloria di tanti nostri fratelli e sorelle che in Cielo intercedono per noi. Il Prefazio della Messa approfondisce ancor di più il dono della santità cristiana, riservato non ad alcuni soltanto, ma elargito a tutti i battezzati, all’intero popolo di Dio. Così recita: “contempliamo oggi la città del cielo e verso quella patria comune noi, pellegrini sulla terra affrettiamo nella speranza il nostro cammino, lieti per la sorte gloriosa di questi membri eletti della Chiesa che ci hai dato come amici e modelli di vita”. Procediamo dunque nella speranza, la quale non delude. E Papa Francesco nella Bolla di Indizione del Giubileo ordinario del 2025, si sofferma a proposito dei martiri; quelli che la Chiesa ha inserito nell’albo dei Santi e quelli che muoiono ogni giorno in tante parti del mondo, testimoniando fino all’effusione del sangue la loro radicale adesione al Vangelo del Signore Gesù. “La testimonianza più convincente della speranza ci viene offerta dai martiri, che saldi nella fede in Cristo risorto, hanno saputo rinunciare alla vita quaggiù pur di non tradire il loro Signore. Essi sono presenti in tutte le epoche e sono numerosi, forse più che mai, ai nostri giorni, quali confessori della vita che non conosce fine. Abbiamo bisogno di custodire la loro testimonianza per rendere feconda la nostra speranza”. ( Spes non confundit n. 20).

Sabato, la Commemorazione dei fedeli defunti, con la visita ai cimiteri e la preghiera di suffragio per i morti il cui culmine è la celebrazione eucaristica. Sempre nella ricca, profonda citata Bolla papale, la riflessione intercetta il mistero della morte: “il Giubileo ci offrirà l’opportunità di riscoprire, con immensa gratitudine, il dono della vita nuova ricevuta nel Battesimo in grado di trasfigurare il dramma della morte….. Cosa sarà di noi dopo la morte?. Con Gesù al di là di questa soglia c’è la vita eterna che consiste nella comunione piena con Dio, nella contemplazione e partecipazione del suo amore infinito”.

Qui incontriamo l’annuncio cristiano dell’oltre la vita terrena, la luce sul mistero della morte, la soddisfazione del desiderio mai sopito di incontrare le persone care presso Dio, di formare con esse una indistruttibile comunione. Ancora il Pontefice, ci induce a meditare che in connessione con la vita eterna è il giudizio di Dio, sia al termine della nostra esistenza che alla fine dei tempi. “ il giudizio di Dio non potrà che basarsi sull’amore…riguarda la nostra salvezza nella quale speriamo e che Gesù ci ha ottenuto con la sua morte e risurrezione”. Lo sguardo si allarga quindi sul bisogno di purificazione che sempre e in particolare durante il Giubileo ormai vicino, siamo chiamati ad invocare da Dio e a perseguire, per consentirci il passaggio definitivo nell’amore di Dio. “ Si comprende la necessità di pregare per quanti hanno concluso il cammino terreno, nel comune vincolo che ci unisce in Cristo. Così l’Indulgenza giubilare ( e quella che la Chiesa sempre concede dal giorno del Santi a tutto l’Ottavario dei defunti), in forza della preghiera, è destinata in modo particolare a quanti ci hanno preceduto, perché ottengano piena misericordia” ( Spes non confundit n. 22). Stiamo per vivere giorni intensi di speranza cristiana, di nostalgia associata al dolore, per la separazione temporanea dai nostri morti che abbiamo amato e continuiamo ad amare. Ci confortano grandemente le parole di Papa Benedetto XVI che già gode la vita del Paradiso: “ nel momento del Giudizio sperimentiamo ed accogliamo il prevalere dell’amore di Dio su tutto il male del mondo e in noi. Il dolore dell’amore diventa la nostra salvezza e la nostra gioia”.

CELEBRAZIONI DEL VESCOVO

Venerdì 1 novembre: Ore 10.15 - In Cattedrale a Biella solenne Pontificale presieduto dal Vescovo mons. Roberto Farinella.

Sabato 2 novembre, commemorazione dei defunti, ore 15 cimitero urbano di Biella- Celebrazione eucaristica in suffragio dei defunti, presieduta dal Vescovo.

INDULGENZA PLENARIA

Da mezzogiorno del 1° novembre a tutto il 2 novembre, la Chiesa concede l’Indulgenza plenaria per i defunti. I fedeli se confessati e comunicati, visiteranno una chiesa dicendo il Padre nostro e il Credo, pregando secondo le intenzioni del Papa. Dal 1° all’8 novembre, per la visita al cimitero, con la preghiera per i defunti, è concessa ogni giorno ( una sola volta) l’Indulgenza plenaria.

SANTUARIO DI OROPA

le celebrazioni inizieranno dopodomani con le Messe prefestive alle 16.30 e 18.15. Venerdì 1 novembre celebrazioni eucaristiche con l’orario festivo alle ore 7.30 – 9 – 10.30– 16.30 – 18.15 (alle 12 invece la Messa sarà celebrata nella Basilica Superiore). Inoltre nel pomeriggio alle ore 15.15 processione dalla Basilica Antica al cimitero monumentale e benedizione tombe.

Sabato 2 novembre la Messa per i defunti verrà celebrata alle ore 11, al cimitero monumentale.

Domenica 3 verrà proposta una visita guidata al cimitero che è chiamato anche la piccola Staglieno per il valore artistico . Ritrovo ai cancelli del santuario alle 11.

SANTUARIO DI GRAGLIA

venerdì alle 10.30 Messa in basilica; alle 15 Messa al cimitero nel ricordo dei defunti, mentre sabato 2 la Messa prefestiva in Basilica delle 16.30 sarà anche l’occasione per la commemorazione dei defunti. Domenica alle 10.30 in Basilica si ricorderanno in particolare i defunti della frazione Santuario. Al pomeriggio invece alle 15 a casa Emmaus sono invitati ad un incontro tutti gli iscritti al viaggio in Giordania che si terrà dal 10 al 17 novembre con il gruppo “PellegrinandO”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA