Peregrinatio Mariae, la statua della Madonna di Oropa visiterà il Biellese dal 3 al 18 marzo

Nel 70° anniversario della Peregrinatio Mariae la Madonna di Oropa visiterà il Biellese dal 3 al 18 marzo. La Statua partirà dalla Parrocchia del Villaggio per poi proseguire lungo un cammino di dodici tappe e quindici giorni di preghiera che coinvolgeranno alcuni dei luoghi più significativi di Biella. Alla vigilia della V Centenaria Incoronazione della Madonna di Oropa, l’effigie della Vergine Bruna sarà nuovamente pellegrina nel Biellese dal 3 al 18 marzo 2019. A visitare i luoghi simbolo del territorio, sarà la vera copia fedele all’originale realizzata nel 1936 conservata nell’Istituto delle Figlie di Maria del Santuario. Nell’ambito del cammino di avvicinamento al 2020, nel percorso intrapreso dalla Diocesi di Biella e dal Santuario di Oropa sulla Carità e sull’Evangelii Gaudium, sono stati individuati alcuni luoghi significativi della città per invitare la gente a salire al Santuario di Oropa a celebrare la festa dell’Incoronazione, coinvolgendo anche i luoghi di periferia, come il carcere e il campo nomadi. L’itinerario avrà inizio domenica 3 marzo con la Visita alla parrocchia N.S. di Oropa al Villaggio La Marmora per poi proseguire con le visite al campo nomadi, all’ospedale, al Cottolengo, alla casa di riposo per anziani “Belletti Bona”, alla mensa Pane Quotidiano, alla Casa Circondariale, alla Parrocchia di San Biagio, alla Biblioteca di Città Studi, all’azienda Chiorino, alla Cattedrale, per terminare il 18 marzo con la visita al Comune di Biella e all’oratorio di Cossila San Grato. Con la scelta di visitare anche i luoghi della malattia e dell’emarginazione si intende portare la presenza della Madre di Dio in questi spazi, per dare forza e fiducia alle persone più bisognose che stanno affrontando un cammino difficile e doloroso, che può diventare un cammino d’amore. «La visita della Madonna in zone di periferia è un invito a tutti i cittadini a cogliere l’occasione per abitare certe zone, per lasciarsi toccare e sentire una chiamata alla responsabilità… La statua della Madonna sarà per tutti... sei tu che devi uscire da te stesso, dalla tua comunità e allargare le relazioni e gli spazi per sentire un’appartenenza e una comunione più grande» spiega Don Filippo Nelva, vicario episcopale per la pastorale. Nell’itinerario ci saranno anche le fabbriche, per incontrare le persone nel luogo dove trascorrono con dedizione la maggior parte della propria vita; il Comune di Biella, per dare fiducia alle persone che per lavoro hanno scelto di occuparsi del bene della collettività; la biblioteca, per incontrare i giovani, che vivono l’irrequietudine di chi sta cercando la propria strada e la propria direzione nella vita. «Salve, Regina! Che l’effige della Madonna Nera di Oropa in queste settimane percorra le vie di Biella e sia portata in alcuni luoghi significativi della Città, mi sembra qualcosa di profondamente significativo per tutti. L’immagine che mi viene alla mente è di Lei che ci sorprende nella nostra vita quotidiana, mentre siamo indaffarati, di corsa, rincorrendo le cose da fare di ogni giorno: in ufficio, in fabbrica, in coda a qualche sportello pubblico, facendo la spesa, portando a scuola i figli o andando a prenderli, ritirando gli esiti delle analisi all’ospedale, o pagando qualche bollettino alla Posta, al mercato o in Banca, sbrigando i lavori di casa o andando a trovare i genitori anziani, al telefonino o chattando con Whatsapp.... e mentre siamo lì tutti immersi e un po’ soffocati da quello che stiamo facendo, la Sua voce materna che ci chiama, per nome, e ci dice: “ciao! Sono venuta a visitarti. Mi manchi.”. Non so, forse è un’immagine troppo ingenua, eppure io penso che tutti quanti, anche chi fra noi biellese è meno credente e devoto, ha bisogno che, nel vivere quotidiano, qualcuno abbia tempo per noi, ci ridoni del tempo per noi, per poter essere meno arrabbiati, meno reattivi, meno angosciati, meno schiavi delle cose che dobbiamo fare. Ecco io vedo questo semplice gesto di portare la madonna di Oropa a Biella come il suo venirci a ridare quella vita, dolcezza, speranza nostra che tanto ci mancano. Il cammino verso l’appuntamento del 2020, quando la incoroneremo nostra Regina, comincia così: con Lei che ci viene a cercare; come una madre, a cui mancano i suoi figli » Don Michele Berchi, Rettore del Santuario di Oropa. A 70 anni dalla Peregrinatio Mariae, la Vergine Bruna ritorna pellegrina nel territorio biellese per rinnovare la speranza e la fiducia nel cuore dei Suoi figli: nel 1949 fu un evento straordinario di riconciliazione e di pace che rafforzò il legame tra il Biellese e Oropa. La Madonna Nera visitò un territorio lacerato dalle divisioni e dalle ferite lasciate dalla guerra, salutando con affetto materno i paesi, le fabbriche, le case della gente rimaste in piedi tra le macerie. Fu un avvenimento eccezionale: per la prima volta la Regina di Oropa scendeva a valle per farsi Viandante, per percorrere le Sue terre e per visitare i Suoi figli, infondendo la forza di ripartire in un popolo provato dalla povertà e dalla rassegnazione, ma allo stesso tempo desideroso di un futuro migliore. In un momento storico come il nostro, segnato da momenti di crisi e da difficoltà economiche, la visita della Madonna nel Biellese non vuole essere un gesto nostalgico, ma un gesto di speranza che, oggi come nel 1949, ha bisogno di essere ricostruita per guardare con fiducia al futuro. L’iniziativa “Salve Regina!”, che nei prossimi mesi verrà estesa alle altre zone parrocchiali del Biellese, fa parte del cammino di avvicinamento alla Quinta Centenaria Incoronazione della Madonna d’Oropa che si svolgerà domenica 30 agosto 2020. Un cammino che è stato inaugurato con una serie di progetti avviati per coinvolgere fedeli e visitatori da tutto il mondo: l’apertura del bando di concorso per le corone per la Madonna e per il Bambino, il Manto della Misericordia e il Gemellaggio - pellegrinaggio in Terra Santa.

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