Ritratto. Don Alberto De Toni: il ricordo dei 50 anni a Donato

È profondo il cordoglio a Donato e non solo per la morte di don Alberto De Toni. “il Biellese” nel giugno del 2020 raccontava così i suoi 50 anni di vita parrocchiale.
Ecco il testo redatto da Maria Teresa Molineris.

Per don Alberto De Toni si compiono 50 anni di vita parrocchiale a Donato e Ceresito: 40 anni come parroco e gli ultimi 10 anni come presenza emerita dopo la malattia che ne ha determinato l’invalidità. Sfoglia il grande libro dei ricordi che gli è stato offerto con preziose dediche dei parrocchiani. E le immagini scandiscono un tempo di grande attività pastorale e successivamente di affettuosa dedizione nel silenzio della sua casa, nella costante preghiera. Don De Toni, quasi una leggenda per il mondo dell’impegno religioso, dell’insegnamento nelle scuole superiori biellesi ed anche nello sport: il calcio, sua grande passione, in cui ha avuto anche alti riconoscimenti.

Ed ecco le tappe fin qui percorse nel ricco itinerario della sua vita.

Così lo presenta il giornale “il Biellese”.

«Don Alberto De Toni Parroco di Donato. Sostituisce don Sala. Da un confine all’altro della diocesi designato per la reggenza pastorale di Donato e Ceresito. Infatti è attualmente viceparroco di Coggiola, la industriosa capitale della Valsessera ove lavora da quando è stato ordinato sacerdote quattro anni fa. Ha ventiquattro anni ed è cittadino di Biella.

Le due parrocchie di Donato e Ceresito sono senza pastore da due mesi, da quando don Carlo Sala è stato chiamato dal Vescovo a Crocemosso. Don Alberto De Toni riunisce in sé particolari doti pastorali. Educato a una vita seria e impegnato da una mamma di eccezione, troppo presto mancata alla sua famiglia, porta con sé un’ottima preparazione culturale e formativa. Unisce la maggiore convinzione formativa circa le doti fondamentali della missione sacerdotale con spiccati orientamenti all’apostolato giovanile con particolare apertura nel campo dello sport. Sull’alto della Serra ove presto verrà a piantare la sua tenda insieme con il suo papà lo attende una popolazione civilissima e preparata, già impaziente della vacanza della parrocchia. Troverà validi collaboratori.»

Ed ecco il grande giorno: 28 giugno 1970.

Don De Toni prende possesso ufficialmente della Parrocchia. “Donato in festa” annuncia il giornale del tempo. “Accompagnato in corteo da Coggiola”. «Una calorosa accoglienza ha caratterizzato l’ingresso di Don Alberto De Toni nella sua nuova Parrocchia di Donato. Da Coggiola lo ha accompagnato un corteo di macchine dei suoi ex-parrocchiani che avevano trovato in lui, oltre ad un prete di elevata preparazione religiosa e sociale anche un amico. Non va dimenticato in questa sede che la sua attività di sportivo praticante a Coggiola è sempre stata altamente apprezzata e che anche per questo motivo lascerà più di un rimpianto». Quasi profetica questa seconda annotazione del giornalista: «Il suo primo contatto con i suoi nuovi parrocchiani è avvenuto a Ceresito dove, in occasione della Festa Parrocchiale di San Giovanni, ha benedetto i bambini della frazione. Simbolico questo primo incontro con i fanciulli della sua parrocchia quasi un augurio di una lunga permanenza e di una fertile opera di apostolato».

«In un secondo tempo è avvenuto l’ingresso vero e proprio nel paese – prosegue la cronaca - dove, accompagnato dal cancelliere vescovile canonico Pizzo e da numerosi sacerdoti delle parrocchie limitrofe e compagni di studio, è stato accolto trionfalmente da tutta la popolazione accorsa, nonostante un violento acquazzone.» «Il sindaco uscente Diego Prella ha detto parole di benvenuto auspicando una sempre più stretta collaborazione tra il sacerdote e il comune nell’interesse esclusivo di tutti gli abitanti”. “Ha avuto quindi luogo la cerimonia di investitura dopo di che Don De Toni ha celebrato la sua prima Messa nel suo nuovo tempio attorniato da una vera folla di fedeli». «In tale occasione –

viene gentilmente ricordato – è stata apprezzatissima l’esibizione della Corale Donatese.» Gran finale, quindi, con «un ricevimento nella Sala consiliare del Municipio alla presenza di tutte le autorità e le personalità del paese. Presenti anche numerose Associazioni tra cui i Combattenti, l’A.C. Donato, la Sezione degli Alpini, la Scuola elementare, oltre ovviamente il Comune con il Gonfalone.»

Pagine di storia che portano lontano nei ricordi caricandosi di commozione.

PROFONDA DIMENSIONE UMANA E VIVACITÀ PASTORALE

Per il traguardo felicemente raggiunto degli anni 40 di fervente vita parrocchiale in cui le cifre riguardanti l’attività pastorale, come battesimi, cresime, matrimoni, funerali si fanno ampiamente di quattro cifre, don De Toni, vuole riassumere tutto nel testo di una pergamena “Grazie per i tuoi 40 anni” che gli è stata donata, felice sintesi di tutta la sua attività.

“GRAZIE PER I TUOI 40 ANNI DI PARROCCHIA”

«Ci troviamo oggi riuniti per festeggiare il nostro parroco Don Alberto che da 40 anni si trova in mezzo a noi. Ringraziamo Dio per averlo portato alla guida spirituale della nostra comunità un sacerdote che sa esserci vicino nei momenti di difficoltà e sa accompagnarci lungo il nostro percorso di fede. Molti di noi lo ricordano giovane parroco pieno di entusiasmo e gli siamo grati di essere stato vicino ai nostri figli nei loro anni giovanili. Con il suo esempio ci ha fatto comprendere quanto poco contino il denaro, il potere, l’esteriorità e ci ha incoraggiati a cercare i veri valori per una vita fondata sull’essere e non sull’avere. Abbiamo apprezzato la sua onestà, la sua generosità e anche la sua schiettezza (a volte un pochino “scomoda”) che ci induce però a riflettere e a rivedere i nostri comportamenti. Vogliamo ringraziarlo per il rispetto che ha sempre dimostrato nei confronti di tutti i donatesi, al di là delle idee politiche e religiose. Un altro ringraziamento da parte di tutti noi va in particolare per l’atteggiamento e la cura posta verso le nostre chiese, che ha saputo non solo custodire, ma migliorare, con restauri accurati, nonostante le difficoltà economiche che tutti cono- sciamo. Auguriamo a Don Alberto e a noi ancora molti anni di cammino insieme. Grazie Don Alberto».

“GRAZIE DON ALBERTO PER I DIECI ANNI”

La seconda data: 28 giugno 2020 sigla questi ultimi 10 anni di presenza nella parrocchia di Donato, marcati per don De Toni dalla grave malattia e quindi dalla lenta, faticosa, ma sempre energica, volitiva ripresa segnata da un vigoroso attaccamento alla vita, nella luce della fede e nella preghiera. Per questa parte don De Toni ha voluto una tenera fotografia in cui è ritratto con l’amico e compaesano don Silvio Pivano.

Conserva, anche in questo caso, un toccante scritto che gli è stato inviato, il cui significato sembra rispondere alle direttive a cui egli ha impostato la propria vita. Eccola: «In quest’ora di grazia innalzi ancora il Calce col sangue del Signore, come alla prima Messa intatto fiore sbocciato per prodigio ad ogni aurora. Sta in quel Calice tutta la tua vita, cuore che si offre, sangue che si dona, parola che redime e che perdona, immolazione sopra un bianco altare. E in quel Calice oggi è il nostro cuore, con un inno di grazie e di preghiera. E tu, con le tue mani consacrate, lo innalzi al cielo e l’offri al tuo Signore».

PIÙ CHE UNA CURIOSITÀ

“Don De Toni star della finale del San Biagio”. È il giornalista sportivo Ugo Pinarello a dare dalle pagine de “il Biellese”, un’importante notizia: «Don Alberto De Toni, parroco di Donato, sarà al centro dei festeggiamenti che si svolgeranno mercoledì 15 luglio 2009 in occasione della serata finale del torneo notturno di calcio del “San Biagio”. Don De Toni è stato insignito del “Discobolo d’oro” da parte del CSI nazionale (Centro Sportivo Italiano) per i suoi 35 anni di presenza nell’Ente sportivo cattolico in veste di consulente ecclesiastico. Riceverà l’onorificenza dalle mani del Vescovo.» Una pagina che anche in questo caso conferma un noto e apprezzatissimo aspetto della sua profonda dimensione umana nella vivacità della presenza pastorale.

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