Triduo del Sacro Cuore da stasera a San Filippo

Venerdì solenne celebrazione con il Vescovo di Casale mons. Gianni Sacchi

Il Triduo del Sacro Cuore si propone come tempo di preghiera personale e comunitaria, momento di crescita spirituale al cospetto del Santissimo Sacramento, anche quest’anno in modo particolare per le intenzioni espresse dal Santo Padre per la Chiesa e per il mondo intero, con la supplica dell’intercessione di San Filippo Neri, santo fiorentino “apostolo di Roma”.

L’apertura del Triduo avviene nella chiesa di San Filippo, adorna per onorare l’Eucaristia che verrà esposta da stasera alle ore 20,45, per la prima ora di adorazione comunitaria. Nei giorni successivi, la preghiera personale proseguirà con orari continuativi dalle 10,30 alle 12,30 e dalle 15 alle 17,30 per l’adorazione silenziosa. Alle 17,30 l’adorazione verrà guidata comunitariamente dai Padri e condotta fino al Vespro solenne delle ore 18. Alle 18,30, la Santa Messa solenne chiuderà ogni giornata con i seguenti predicatori (che presiederanno l’Eucaristia):

•mercoledì 5 giugno - presiederà padre Stefano, della Comunità dei Figli di Dio, fondata dal Servo di Dio don Divo Barsotti;

•giovedì 6 giugno, solennità di San Giovanni Battista, presiederà padre Silverio, della Comunità dei Figli di Dio;

•venerdì 7 giugno, con i medesimi orari, solennità del Santissimo Cuore di Gesù, la celebrazione sarà presieduta da monsignor Gianni Sacchi, vescovo di Casale Monferrato.

Il Triduo è un’occasione unica in tutto l’anno per ritagliare tempo e clima opportuno per la preghiera cristiana più profonda e autorevole, quella al cospetto del corpo di Cristo sacramentato, occasione per trovare, come scriveva cento anni fa il Canonico Francesco Ottino, “un’oasi di silenzio nella città”. Davanti al SS. Sacramento, lo stile delle “quarant’ore” di San Filippo, diventa oggi un’occasione di offerta di tante fatiche e tante intenzioni di preghiera al cospetto della presenza di Dio. Lo stesso Santo fiorentino attingeva da questi momenti di profonda unione con il Corpo eucaristico la forza che poi distribuiva nella carità ai malati negli ospedali e ai pellegrini di Roma, nella propria azione pastorale e nel proprio entusiasmo spirituale, rivolto soprattutto ai giovani. Durante quei giorni i Padri si rendono disponibili per le Confessioni: essi non solo invitano tutti a partecipare a questi giorni di preghiera e offerta, ma anche ad accompagnare qualche persona più “distratta”, per sostare insieme qualche momento di fronte al Corpo del Signore presente nel SS. Sacramento.

San Filippo ci ricorda che la vita spirituale deve nascere dall’Eucaristia e sempre si deve rinnovare, tanto per i singoli quanto per la intera comunità. Oggi, come allora, soprattutto occorre aiutare il nostro prossimo nel sapersi porre in confronto con la coscienza, anche attraverso la Confessione sacramentale.

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